HEDERA HELIX

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edera

CELLULITE E NEVRALGIE

USO TOPICO

di Aldo Ercoli

L’Hedera helix (edera arborea o rampicante) è un vegetale diffusissimo appartenente alla famiglia delle Araliaceae. Il nome “Edera” deriva dal latino “haerere” (essere attaccato). La pianta si attacca ovunque, ad alberi, muri etc.

I costituenti principali sono le saponine triterpeniche (ederacosido C, alfa edera), flavonoidi, poliacetaleni, steroili, sali minerali. In fitoterapia si utilizzano sia le foglie che i rametti. Le saponine presenti in questi ultimi hanno un’azione vasocostrittrice.

Si deve al famoso fitoterapeuta francese H.Leclerc (Precis de phytothérapie. Masson, Paris. 1976) la prima citazione dell’efficacia per uso esterno di preparazione a base di Edera nel trattamento della cellulite. Gli estratti di edera impiegati come crema sono in grado di attenuare gli accumuli adiposi. Nella genesi della cellulite un ruolo assai importante è imputabile alla congestione e vasodilatazione cutanea. E’ per questo motivo che l’impiego di preparati topici a base di Edera, che vantano proprietà vasocostrittrici ed astringenti, giustificano l’impiego nella cellulite.

La crema con edera va applicata mattina e sera, con un delicato massaggio, molto lentamente fino a completo assorbimento. E’ bene protrarre il trattamento per circa un mese, ed eventualmente ripeterlo dopo sei mesi. Le proprietà anticellulitiche sono dovute alle saponine. A queste si aggiungono quelle sedativo – lenitive imputabili ai flavonoidi. Le proprietà topiche (cutanee) all’ 1-3% vengono utilizzate sotto forma di creme – pomate per uso cosmetologico.

Quelle con un dosaggio più elevato (10-20%) come curativo nella cellulite. Molti naturopati associano l’Edera, uso topico, con altri fitocomplessi (Rusco, Ippocastano, Calendula). Sempre il già citato Lequerc aveva per primo segnalato che questo vegetale rampicante era un (Precis de Phytoterapie op. cit.). Anche in questo caso l’autore consigliava una pomata al 10- 20% di T.M. (Tintura Madre) oppure di Estratto fluido.

Sempre alla presenza delle saponine triterpeniche è dovuto l’impiego nelle forme reumoartritiche lombosacrali, occipito – cervicali e coxofemorali. Secondo Benigni R., Capra C., Cattorini P.E. (Piante medicinali: chimica, farmacologia e terapia. Inverni Alfa Della Beffa, Milano 1962/1964) le saponine avrebbero un’azione di tipo corticosurrenalico.

Capasso F., Grandolini G. (Fitoterapia, Ed. Spring Milano 1996) ripresero le ricerche dei giapponesi Tanaka e Iskeshiro (1977) constatando che l’azione analgesica e sedativi dei prodotti topici a base del vegetale sono dovute non solo alle saponine ma in pari misura ai poliacetileni (falcarione e falcarinolo). Pertanto si deve a tutto il fitocomplesso questa sua azione sia antireumatica che anticellulitica.

Oltre all’uso topico l’Edera, grazie alle saponine, viene utilizzata, per via interna, per calmare gli accessi di pertosse e nelle tossi spasmodiche. Secondo Bruneton J. (Pharmacognosie. Technique et documentation. Lavoiser, Paris 1993) l’estratto legnoso dei piccoli rami è in grado di prevenire il broncospasmo da acetilcolina, e non da istamina nella cavia. (Hedera helix T.M. 20 gtt due volte die).

Personalmente confesso di non avere mai utilizzato questo fitoterapico nelle manifestazioni tussigene. Ho preferito la Drosera rotundifolia (Drosera) nelle tossi convulsive e stizzose, asmatiformi, l’Erysimun officinalis nelle disfonie ed afonie da sforzo vocali o raucedine; il Sambucus niger, il Thymus vulgaris e la Plantago lanceolata nelle tossi su base allergica (Ercoli A. Clinica medica in fitogemmoterapia e omeopatia. Tecniche Nuove Milano 2002).

Ho invece impiegato l’estratto delle foglie dell’Edera nelle forme parassitarie in virtù delle proprietà antifungine di estratti titolati in ederacoside C. (saponine) nelle forme di Candida albicans. Tossicologia. Il poliacetilene falcarinolo, presente nelle foglie fresche, può provocare dermatiti allergiche da contatto. L’ingestione della bacche può risultare particolarmente pericolosa specie nei bambini (turbe digestive con eccitazione mentale simili all’ubriacatura alcolica).

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