Giornata nazionale per le vittime Covid

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Le parole dell’assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina: “La pandemia, dall’inizio ad oggi, si è portata via 1681 persone, questa giornata è dedicata a tutti loro”. 

Istituita formalmente dal Governo italiano nel 2021, ricorre oggi 18 marzo, la Giornata nazionale per le vittime del Covid, con la seguente motivazione: “per conservare la memoria di tutte le persone decedute a causa della pandemia”.

Fosse facile dimenticare gli errori e le falsità perpetrate da chi in quei giorni aveva potere decisionale. Come dimenticare le persone che oggi non ci sono più, svanite tra le corsie degli ospedali, dove non si poteva accedere, chiedere, disturbare – ai parenti sono ritornate a casa, forse, le scarpe insieme al conto delle spese – senza sepoltura, senza pietà “i malati che infettavano” nell’inceneritore. Serve una giornata per ricordare un periodo buio dell’umanità?
Gli anni passano e sempre più chiaramente emerge che si trattava di una patologia curabile – con la terapia idonea – non letale a prescindere – e che tutte le limitazioni alla libertà personale: mascherina, tampone, misurazione della temperatura, distanza di sicurezza, chiusure forzate in casa, vaccinazioni imposte, i ricatti, ecc..sono state misure inutili e dannose, imposte con altri fini. E i danni fisici e mentali derivati dalla violenza degli ultimi quattro anni, sono alla base del malessere attuale di molte persone di tutte le età.

Istituita la giornata nazionale delle vittime Covid:”Nella giornata dedicata alle vittime del Covid, vogliamo quindi esprimere la nostra profonda gratitudine ai medici e agli operatori sanitari che hanno lottato con tanto impegno e sacrificio. La loro dedizione non sarà mai dimenticata e rimarrà per sempre nel nostro cuore”. Mario Tonina.

La morte negata, da voce ai parenti delle vittime Covid. Non si dimentica, no. Non si dimentica neanche che seppur riscontrate le responsabilità, nessun provvedimento è in corso.