1849 Quando Karl Marx intervenne a difesa di Civitavecchia.

La rinascita di Santa Marinella, ricorda il prof. Livio Spinelli, ebbe inizio nel 1887 quando il Principe Baldassarre Odescalchi III, su consiglio di Garibaldi, acquistò la Tenuta di Santa Marinella dal Pio Istituto di Santo Spirito in Sassia. Da quella data i Garibaldi fino ai nostri giorni, sono stati una presenza costante nella Perla del Tirreno, ultima Donna Anita Garibaldi, pronipote dell’Eroe dei due mondi e figlia del Generale Ezio.
Racconta Spinelli:”Ho organizzato diversi convegni in Italia e all’estero con Donna Anita, anche a Santa Marinella e Civitavecchia, dove ogni anno Lei – a capo di una schiera di Camicie Rosse – prima di imbarcarsi per Caprera, faceva sosta al Monumento di Garibaldi al Viale, come si vede nelle foto.

A Civitavecchia avevamo creato un Comitato di Accoglienza con l’amico Carlo De Paolis, la pittrice Ombretta del Monte e altri volontari, sotto l’egida dell’allora Presidente della Fondazione Cariciv, Vincenzo Cacciaglia.
Il Giuseppe Garibaldi, al quale si attribuisce la nascita di Santa Marinella, in realtà non è l’Eroe dei 2 mondi, ma suo nipote, anch’egli di nome Giuseppe, figlio di Ricciotti, meglio noto come Peppino Garibaldi, generale e agente segreto dell’Esercito Italiano. Fu dunque Peppino Garibaldi, grande amico di Baldassarre III e suo fidato collaboratore, a suggerire al Principe l’acquisto della Tenuta di S.Marinella.

Se l’amore che nutriva l’Eroe dei 2 Mondi per Civitavecchia è ben noto, quasi del tutto sconosciuto è il fatto che questa Città stava a cuore anche a Carlo Marx, tanto che il filosofo nel “18 Brumaio di Luigi Bonaparte” scriveva: “ l’8 maggio 1949, l’Assemblea nazionale francese, inflisse un voto di biasimo al ministero, per l’occupazione di Civitavecchia da parte del Generale Oudinot, e ordinò che la spedizione romana venisse ricondotta ai suoi scopi presunti…. “.

Per la cronaca l’Oudinot, ex ufficiale napoleonico, capo del corpo di spedizione contro la Repubblica Romana: salpato da Tolone il 22 aprile con circa 7.000 uomini, sbarcato a Civitavecchia il 24, subì una cocente sconfitta il 30 aprile, a Roma al Gianicolo a Porta San Pancrazio, ad opera del nostro Eroe Giuseppe Garibaldi.
Livio Spinelli