Fossi inquinati, la provincia di Roma guida la classifica

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Le analisi effettuate da Goletta Verde confermano la criticità del fosso Zambra e del rio Vaccina dove confluiscono gli scarichi provenienti da CerveteriPuntuale come le tasse, in piena estate è arrivato il comunicato di Goletta Verde sullo stato della costa del Lazio. Quest’anno, secondo gli ambientalisti, sarebbero undici i punti  che presentano valori di inquinanti elevati e nove di questi hanno ricevuto il giudizio di fortemente inquinati. I dati arrivano al margine del monitoraggio effettuato dalla Goletta Verde di Legambiente in 24 punti lungo la costa laziale, dove 17 di questi hanno presentato valori di inquinamento elevati, cioè il 71%, con la provincia di Roma che guida la classifica negativa. Sotto il sole, di fatto, non c’è nulla di nuovo, è stato ribadito come uno dei punti a rischio sia la foce del fosso Zambra a Cerveteri, dove furono accertati due scarichi attivi di un depuratore solo recentemente tornato in funzione. Confermata anche la criticità alla foce del rio Vaccina a Ladispoli, dove le indagini della Capitaneria individuarono macro aree urbane del comune di Cerveteri che, anziché scaricare nella rete fognaria, riversavano i reflui non depurati direttamente nel fosso Manganello. E dunque poi sfociati nel mare di Ladispoli. Giudicati inquinati i prelievi effettuati anche al lungomare Pyrgi a Santa Severa ed al canale di Ostia. Sono invece entro i limiti i prelievi alla foce del fiume Flora a Montalto Marina, mentre risulta fortemente inquinato quello alla foce del fiume Marta al Lido di Tarquinia. Ci sono poi, tra i punti giudicati fortemente inquinati, quelli alla foce fiume Arrone a Fiumicino, alla foce del fiume Tevere ad Ostia. Problemi anche a Torvajanica, Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. Il monitoraggio di Goletta Verde, eseguito dalla squadra di tecnici di Legambiente tra 19 e il 21 giugno 2018, prende in considerazione il campionamento dei punti critici scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni non solo dei circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Vengono prese in esame foci dei fiumi, torrenti, scarichi e piccoli canali, veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare.

I parametri indagati sono microbiologici enterococchi intestinali, Escherichia coli; vengono considerati “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.

“La mancata depurazione dei reflui fognari dell’entroterra – ha sottolineato il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi – è evidente dai risultati del monitoraggio, che di vedono di fronte a criticità soprattutto in provincia di Roma, dove ogni punto monitorato risulta inquinato, peraltro in continuità rispetto agli scorsi anni. La situazione migliora in provincia di Latina, mentre emergono luci e ombre nel viterbese. Chiediamo a tutti uno sforzo per prendere questi risultati non certo come un affronto alla bellezza indiscutibile della costa del Lazio, ma stimolo per costruire le azioni in grado di far diventare il mare più pulito”.