FLORIDA, SCONSIGLIATI I VACCINI A MRNA AGLI UNDER 40

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TROPPI RISCHI: 84% IN PIÙ DI DECESSI PER DISTURBI CARDIACI. LA DANIMARCA NON LI RACCOMANDA PER GLI UNDER 50.

È scritto nero su bianco in un documento ufficiale del Florida Departement of Health, pubblicato lo scorso 7 ottobre, che detta le nuove linee guida per i vaccini mRna Covid-19: sconsigliati i vaccini a mRna ai maschi tra i 18 e i 39 anni. Una decisione presa in seguito ad una indagine che ha mostrato un aumento dell’84% dei decessi per disturbi cardiaci, entro un mese dall’inoculo.

Il dipartimento della salute della Florida oltre a raccomandare di NON inoculare mRNA in bambini e giovani sani under 17 anni e in maschi dai 19 ai 39 anni, afferma anche che i maschi con più di 60 anni hanno il 10% di probabilità in più di morire per complicazioni cardiache entro 28 giorni dall’inoculo. Una domanda sorge spontanea: se agli under 40 è sconsigliato, se per gli over 60 è rischioso, se è vero come sosteneva già a ottobre 2020 il dottor  John Ioannidis, uno dei massimi esperti di Epidemiologia, che il tasso di letalità del SARS-CoV-2 sotto i 70 anni è di 0,05%, a quale categoria di persone sane sarebbero utili questi pseudo vaccini che non impediscono l’infezione, né la malattia, né il decesso? Secondo il professore Marco Costantino, lo studio realizzato in Florida seguirebbe una “metodologia più che discutibile”:
“1. Si considerano SOLO 28 giorni dopo il vaccino e poi si assume che i 5 mesi successivi abbiano una mortalità “normale”;
2. Si escludono senza apparente motivo le persone che abbiano fatto il covid (il motivo è il solito: se hai fatto il covid e poi vai sotto un treno, è covid…);
3. Si escludono i richiami. Aggiungo che non trovo dati sulla mortalità generale della Florida (i dati ufficiali non vanno oltre il 2020) ma se si fosse verificato lo stesso eccesso che Euronomo certifica per l’Europa, sarebbe ancor più lampante che la metodologia scelta è inadeguata. In ogni caso, il dato anche preso così com’è, è indubbiamente sottostimato. Di quanto non è dato sapere”.

A proposito di rischi e benefici dei vaccini mRna per i minori, un recentissimo ampio studio effettuato sui bambini, secondo il prof. Eugenio Serravalle, rileverebbe non solo che i vaccini hanno efficacia negativa dopo alcuni mesi, ma anche che essi riducono la protezione fornita dall’immunità naturale. Se confermato i vaccinati avranno una immunità naturale compromessa e saranno più vulnerabili alle reinfezioni con coronavirus e non solo.

Il primo stop alla vaccinazione ai minorenni è arrivato dalla Danimarca lo scorso agosto. Inoltre dal 13 settembre le autorità sanitarie danesi non raccomandano più la vaccinazione anti-Covid per le persone di età inferiore ai 50 anni. A seguire anche la Svezia ha detto basta ai vaccini antiCovid per i minori in buona salute.

Le ragioni di quella che può essere considerata la più grande catastrofe della vaccinologia moderna sono sintetizzate in queste parole del prof. Cosentino: “Mai nessun farmaco è stato autorizzato con evidenze tanto esigue quanto quelle prodotte per i vaccini covid: per ogni vaccino un solo studio randomizzato e controllato, nemmeno completamente in cieco, durato poche settimane…”.

Non so se sia chiaro quello che è successo: a milioni di persone, bambini e donne in gravidanza comprese, è stato inoculato, a colpi di ricatti, obblighi e menzogne di Stato, un farmaco sostanzialmente non sperimentato, dall’efficacia e dal profilo di sicurezza sostanzialmente ignoti.

https://www.floridahealth.gov/newsroom/2022/10/20220512- guidance-mrna-covid19-vaccine.pr.html https://www.assis.it/limmunita-naturale-da-infezione-di-sarscov-2-si-riduce-piu-velocemente-dopo-la-vaccinazione/