Film a Ladispoli, gli ambientalisti contro il Comune: «È nell’area protetta»

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Non è passata inosservata la notizia dell’arrivo del set cinematografico a Ladispoli, nell’area di Torre Flavia. Area che valutando bene la cartografia del tratto costiero, può essere tranquillamente definita protetta. Per questo motivo associazioni ambientaliste e animaliste, e ce ne sono davvero tante sul territorio, ma anche cittadini e volontari continuano a scrivere denunciando una situazione improvvisa a pochi metri da dove ci sono animali in via d’estinzione, come i volatili fratini e corrieri piccoli che tra l’altro hanno nidificato da poco e alcuni pulli sono ancora in giro nel tentativo di imparare presto a volare.

Il film, remake di “Altrimenti ci arrabbiamo” del 1974, prevede l’impiego di animali e di un tendone da circo ma anche di carrozze d’epoca trainate fin dentro a quest’area dai tir. E autorizzazioni comunali a parte, nessun parere sarebbe stato chiesto invece a Città Metropolitana, come confermato dallo stesso gestore del sito naturale, Corrado Battisti. Le riprese a quanto pare si prolungheranno diverse settimane. Ma si rischia di rivivere quei giorni di polemiche del mega concerto di Jovanotti sulla spiaggia di Torre Flavia, poi spostato e accettato (e anche qui rimase un mistero) sulla parte a nord  di Campo di Mare.