“Evitiamo che il km 37 uccida ancora come fece con Daniele Nica”

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“Tra poche settimane sarà un anno che lo sventurato Daniele Nica ci ha lasciato e nulla è accaduto di concreto per alzare i livello di sicurezza nel rettilineo della via Aurelia dove ha trovato una morte assurda il sedicenne di Ladispoli”.

Le accorate parole sono del coordinatore del Codacons, Angelo Bernabei, che ha sottolineato come in dodici mesi poco o nulla sia stato fatto per garantire l’incolumità degli automobilisti e dei tanti giovani che si recano nella discoteca davanti alla quale fu travolto ed ucciso lo scorso luglio il giovanissimo Daniele.

“In  questo anno che è trascorso – afferma Bernabei – abbiamo letto di tanti buoni propositi, di progetti e di iniziative lodevoli. Come illuminare maggiormente il rettilineo al km 37 della via Aurelia, ridurre i limiti di velocità, installare moderni autovelox. Purtroppo tutto è rimasto su carta e le recenti multe elevate dalle forze dell’ordine per eccesso di velocità ed altre infrazioni proprio in quel tratto maledetto della via Aurelia confermano la gravità della situazione. Il Codacons chiederà ufficialmente al prossimo sindaco di Ladispoli, chiunque sia, di attivarsi per individuare soluzioni efficaci e tempestive, al fine che almeno la morte dell’indimenticabile Daniele non sia stata invano. Siamo vicini alla famiglia Nica, li affiancheremo in tutte le iniziative, pur sapendo che nulla potrà cancellare questo atroce dolore”.