L’ Euphrasia officinalis è una graziosa pianticella tutta piena di fiori bianchi striati di violetto. L’uso empirico, a livello popolare (la “medicina dei semplici”), nel benefico trattamento delle affezioni oculari l’ha soprannominata “pianta degli occhi”.
Il genere Eufrasia comprende numerose specie di cui la maggior parte di origine tropicale. E’ anche però ben conosciuta in Europa, ove viene chiamata in termini diversi: “ eyebright” dagli anglosassoni (luminosità degli occhi che ritornano allegri e vivaci, “ cassa lunette” dai francesi (spezza occhiali) etc.
In Italia l’unico genere che si trova allo stato spontaneo è l’Euphrasia officinalis, di cui si riscontrano numerose varietà con differenze nella forma de fusto, della grandezza dei fiori e della presenza o mancanza di ghiandole. Vive nei prati e nei pascoli del centro – nord fino a 2000 metri di altezza. Resta un mistero che nessun scrittore del periodo storico greco – romano ne faccia menzione. Come se nessuno la conoscesse.
Un quesito di non facile soluzione. Il nome generico Euphrasia deriva dal greco e significa gioia. Il “mio debol pensiero” (A. Manzoni) mi fa ipotizzare che l’utilizzo della pianta intera fiorita non fosse sconosciuta in passato nella cura delle congiuntiviti e rinofaringiti. Posso ipotizzare che la loro guarigione arrecasse al malato una sana sensazione di allegria, di gioia.
Storicamente la prima a citarla è stata, nel Medioevo, Santa Ilmenegarda, anche se sembra che la consigliano per la cura delle ferite cutanee. Si deve al genio di Paracelso, l’intuizione, sulla base della sua teoria delle segnature (“i segnali della natura”), l’indicazione oftalmica: il fiore della varietà montana dell’Eufrasia è grande ed ha la forma dell’occhio. Pertanto serve a curare gli occhi malati.
Oggi in Occidente vi sono in commercio una grande quantità di colliri, fiale per inalazione, decotti o infusi per suffumigi, colluttori a base di questo vegetale. Oggi non si può razionalmente contestare l’azione analgesica (toglie il dolore), antinfiammatorio e antianallergica nelle patologie oculari con arrossamento, lacrimazione, irritazione pruriginosa.
Meno utilizzata (personalmente mai prescritta) è la T.M.: 20 gtt x 3 volte al giorno per via orale nelle raucedini. Ho impiegato i colliri (Eufrasia, Eufralia) molto frequentemente. Eufrasia off. 2 DH da sola in fiale da 0,35 ml all’0,2% oppure associato alla Camomilla.
Costituenti principali: i più numerosi sono gli iridoidi (acubina, eufraside etc) poi lignari, glicosidi, flavonoidi. Né mancano i tannini e gli acido – fenol. L’attività principale è quella antinfiammatoria, antisettica ed antiallergica oculare. L’uso topico delle gocce o fiale, grazie agli iridoidi, tonnini e flavonoidi) ha proprietà antiflogistiche ed antibatteriche. Si deve invece molto probabilmente all’acubina l’eccellente proprietà antiallergica.
L’Euphrasia è anche vantaggiosamente utilizzata sia come colluttorio che per inalazione (suffumigi) per curare le mucose orofaringee infiammate. L’impiego omeopatico è ancora più specifico e personalizzato, tutto incentrato sulla sintomatologia che presenta il paziente.
La principale diagnosi differenziale va fatta tra l’Eufhrasia e l’Allium Cepa (Cipolla): entrambe alla posologia variante da 5 CH a 9 CH, 3 granuli, 4 volte la giorno. L’Euphrasia è indicata nella lacrimazione non abbondante ma irritante con intenso prurito a livello palpebrale mentre la rinorrea è acquosa, copiosa, non irritante. E’ peggiorato all’area aperta.
L’Allium Cepa è invece da utilizzare nella rinorrea acquosa escoriante il naso ed il labbro superiore, mentre la lacrimazione è abbondante ma non irritante. Tutto ciò fa pensare che l’Euphrasia sia più indicata nelle patologie allergiche da pollini stagionali.
Al contrario l’Allium Cepa è più utile nelle polveri di casa (acari, dermatophagoides) peli di animali domestici (specie cani e gatti) e nelle muffe.
Dottor Professor Aldo Ercoli
Specializzato in Cardiologia e Broncopneumatologia e esperto in Malattie Infettive. Cardiologo già docente in Microbiologia ambientali, Medicina Naturale e di formazione dei medici di medicina di base