ESOMEPRAZOLO, OMEPRAZOLO, PANTOPRAZOLO… MA UNA VOLTA?

0
303
tortorici

Mi rivolgo a quelli grandi, quelli come me, quelli dai sessanta in su…
Ve lo ricordate Ernesto Calindri? Quell’attore distinto che, seduto ad un tavolino, al centro di una piazza, era circondato da tante automobili che gli giravano intorno come se il suo tavolino fosse una rotatoria? Bene, lui non scomponendosi, in mezzo a tanto rumore, diceva: “Contro il logorio della vita moderna bevete un Cynar”; un liquore a base di carciofo che serviva, secondo la pubblicità, a non subire lo stress della nuova vita frenetica che stava cambiando le abitudini degli italiani. Siamo agli inizi degli anni ’70. Da allora è passata tanta acqua sotto i ponti. E sempre più frenetica è diventata la nostra vita, mettendo sotto pressione anche il nostro stomaco. Ecco che gastriti ed ulcere accompagnano la quotidianità di molti di noi che nella chimica trovano sollievo, arginando il loro disagio e la patologia.
In farmacia infatti vengono dispensate, ogni mese, decine e decine di ricette per esomeprazolo, omeprazolo, pantoprazolo. Ma la chimica è la sola possibilità di cura?
No. In caso di gastriti non gravi è utile assumere il Bismuthum metallicum e la Robinia pseudoacacia, entrambi alla 9 ch. Tre granuli di ognuno, sotto la lingua, dieci minuti prima dei tre pasti e tre prima di coricarsi. Nei casi più severi, con dolori puntori importanti, dopo aver escluso qualsiasi altra patologia, possiamo trovare un enorme aiuto utilizzando l’Ornithogalum umbellatum, alla 30 ch. Tre granuli sotto la lingua, quattro volte al giorno, come indicato per i rimedi precedenti.

Omeopatia…che meraviglia!

pressione bassa

Marco Tortorici
Esperto in omeopatia dal 1985
Farmacia Solidale Salvo D’Acquisto
Via della Stazione di Palidoro, 4.