Conosci quel “Te Stesso” inscritto nel Tempio di Delphi in Grecia? L’uomo è una specie recente: se l’evoluzione fosse contenuta in un giorno, egli è apparso negli ultimi due minuti (due milioni di anni fà), ma solo da duecento mila abbiamo vissuto con un sistema biologico mente-corpo definitivo senza più mutazioni.
A quel tempo due cromosomi si sono fusi (non sappiamo come e perché) originando il sistema frontale del cervello e la definitiva apparizione dell’uomo attuale. Un terzo definitivo cervello, quindi, sopra gli altri due più antichi: coscienza, consapevolezza e intelligenza ci hanno condotto fuori dal rigido spartito che suonavamo con gli altri animali. Una nuova musica, il linguaggio, percepito ed imitato dalla natura, poi implementato nella nostra vita: ecco la comunicazione, la comprensione e l’adattamento continuo all’ambiente circostante.
Lo sviluppo degli arti, dei sensi, la dominazione degli elementi diventano i presupposti per la nascita della cultura umana e delle società: in primis è stata l’emancipazione dai bisogni primari di sussistenza, sopravvivenza, cura e protezione dei nostri simili. Ma i sistemi più antichi non hanno smesso di funzionare lasciandoci una scelta di fondo: la sola vecchia strada (sistemi autonomi) o un viaggio verso l’ignoto appena iniziato a percepire (sistema parasimpatico)?
Chiariamo un aspetto di fondo: se fossimo rimasti nell’ambiente selvaggio sempre all’erta in stato di procacciamento di cibo, acqua e sicurezza non avremmo mai avuto la serenità per percepire noi stessi. Scegliendo l’agricoltura, la vita più pianificabile, sicura e stanziale, abbiamo dato vita le culture madri dediche all’arte, all’educazione, alla comprensione della vita e della morte.
Questo ha permesso la liberazione di tempo e risorse per dei gruppi in avanscoperta verso una conoscenza (interiore) capace di una maggiore coscienza e appagamento. Un modello di profonda accettazione della vita alla quale ci si è appena destati. Nelle antiche società si manifestò lo slancio per la identità e felicità universali: apparvero figure mitiche dispensatrici di una nuova cultura del benessere e dello spirito, inteso come consapevolezza del mondo che oggi chiamiamo olistica, capace di farci percepire direttamente tutta l’esistenza. In India questi saggi erano i Rishi: ogni cultura ha avuto i suoi pionieri della spiritualità, ancor prima delle grandi figure più recenti.
Ecco apparire i primi paradigmi protoscentifici della cultura umana e anche gran parte di quelle Biodiscipline, come per esempio lo Yoga. Oggi queste antiche intuizioni della salute (fisica, mentale, spirituale) sono comprovate dalle scienze moderne come la PNEI, l’Epigenetica, la Biologia, la Fisica, l’Antropologia, le quali sono arrivate alle stesse conclusioni: dobbiamo concentrarci sulla parte interiore dell’uomo, dai funzionamenti biochimici alla coscienza.
Per fare un esempio concreto abbiamo un sistema endocannabinoide (SEC) biologico che utilizza molecole chiamate endocannabinoidi, prodotte dall’organismo, per regolare funzioni come umore, sonno, appetito e memoria. Gli Endocannabinoidi sono neurotrasmettitori endogeni (prodotti dal corpo) che si legano ai recettori dei cannabinoidi: si trovano principalmente nel cervello e nel sistema nervoso, regolando funzioni come la memoria, le emozioni e il movimento.
Il SEC è coinvolto in numerosi processi fisiologici: controllo del movimento, apprendimento e memoria, regolazione dell’umore e delle emozioni, modulazione del dolore, regolazione dell’appetito e del sonno. Ma li abbiamo perché abbiamo fatto uso da tempi remoti di droghe o la nostra chimica produce queste sostanze in modo autonomo?
La scienza come i saggi che per primi nella storia dell’umanità le hanno percepite, affermano che se usciamo dai cervelli e modalità più antiche come quelle di paura, fuga, allarme legate al cortisolo, possiamo opportunamente autogenerale con la pratica delle Biodiscipline Olistiche e naturali come lo Yoga, il Tai Chi, la Meditazione: ecco la chimica naturale del piacere, del benessere, della pace, della gioia.
Un mondo interiore da scoprire e percepire senza bisogno di sostanze, droghe o farmaci, che essendo molto instabili e temporanei, sono non privi di rischi e poco durature. Dobbiamo riscoprire noi stessi e i meravigliosi strumenti che la Natura e l’Intelligenza Universale ci hanno donato: praticare Stili di Vita Salubri che sono i veri responsabili al 75% del nostro benessere.
di Luca Marini Achenza


































































