OLTRE 60 PROPOSTE DI LEGGE PER PROMUOVERE LA PROLIFERAZIONE DI ANTENNE E INFRASTRUTTURE WIRELESS IN TUTTI GLI STATI, SIA VIA TERRA CHE NELLO SPAZIO.
di Maurizio Martucci
Donald Trump alla riscossa, la transizione digitale è sempre più il cuore della sfida americana alla Cina (nella smart city Xiong’an l’upload è già 1.008 Mbps): dopo i 500 miliardi di dollari calati sul progetto Stargate per l’Intelligenza artificiale più potente al mondo (occidentale), adesso gli Stati Uniti “devono mantenere la loro leadership mondiale nel Wi-Fi, nel 5G e nel 6G”.
E’ l’annuncio del tycoon postato su X con un messaggio inequivocabilmente rivolto ai legislatori del Congresso nell’invito ad ampliare lo spettro dei 600 Mhz. All’orizzonte un bottino da 88 miliardi di dollari, secondo le stime del Congressional Budget Office. L’agenzia federale delle comunicazioni, Federal Communication Commission – FCC, sta poi valutando l’apertura di ulteriori porzioni dai 3,98 ai 4,2 GHz, oltre all’espansione dello spettro delle onde millimetriche (mmWave) per la banda inferiore dei 37 GHz. L’overdose elettromagnetica fa impressione, a maggior ragione dopo la clamorosa sentenza del 2021 che ha condannato la FCC per ‘posizione arbitraria’ e antiscientifica.
Nessuno difende la salute pubblica: Kennedy che fa?
“Esortiamo il Congresso a far avanzare rapidamente questa legislazione affinché i fornitori di servizi wireless americani possano sfruttare queste onde radio”, dichiarano dalla CTIA, ex Cellular Telecommunications and Internet Association, principale associazione di categoria. La questione è però anche militare.
Il Congresso americano – organo legislativo con Camera alta e bassa – sta infatti esaminando oltre 60 proposte di legge che, nel complesso, promuoverebbero una significativa proliferazione di antenne e infrastrutture wireless in tutti gli Stati, sia via Terra che nello Spazio, comprese aree protette come foreste e parchi nazionali: la conseguenza spingerebbe a ben più elevati livelli di radiazioni nell’ambiente nella pericolosissima soglia dei 61 V/m (rilevati nei 6 minuti). Ma la partita è anche militare e di difesa nazionale.
La contesa è aperta. “Lo scorso anno, repubblicani e democratici del Dipartimento della Difesa e della Sicurezza Nazionale erano irremovibili sul fatto che lo spettro del Dipartimento della Difesa non potesse essere ceduto a causa delle implicazioni per la sicurezza nazionale”, ha dichiarato Maria Cantwell, democratica dello Stato di Washington, principale esponente democratico della commissione Commercio del Senato che comunque sponsorizza smart city connesse al 5G.
“Il piano della Camera di vendere 600 MHz di spettro creerebbe una breccia enorme nelle nostre difese. Se dovesse aver luogo un’asta del genere, ci sarebbero implicazioni per la sicurezza nazionale sia per il Dipartimento della Difesa che per la [Comunità dell’Intelligence]… ma penso che dovremmo preoccuparci che un’asta pubblica a determinati livelli avrebbe un impatto sulla nostra capacità di fornire un quadro di intelligence accurato.”
Il problema è poi ovviamente sanitario: l’esternazione di Trump mette una pietra tombale sull’azione di Kennedy, notoriamente Stop5G, sdoganando lo tusnami d’elettrsomog sotto le mentite frasi tipo “semplificazione”, “rimozione delle barriere all’ingresso” e “colmazione del divario digitale”, ignorando – come riporta Enviromental Heal Trust – le tutele costituzionali, le leggi federali vigenti e i diritti degli stati. Invece di accelerare il wireless, secondo la ONG guidata dalla scienziata ex premio Nobel Devra Davis, il Congresso dovrebbe garantire “che il pubblico e l’ambiente siano adeguatamente protetti.
Le azioni di responsabilizzazione includono:
• Richiedere ad agenzie federali qualificate e indipendenti di valutare le prove sugli impatti delle comunicazioni senza fili e di sviluppare limiti di esposizione basati sulla scienza per gli esseri umani, la fauna selvatica e l’ambiente naturale.
• Finanziare l’EPA affinché istituisca un programma federale per misurazioni RF, monitoraggio ambientale, supervisione e conformità a livello nazionale.
• Esercitare l’autorità di controllo del Congresso sulla FCC e sulla sua mancata conformità all’ordinanza del Circuito DC.
• Incoraggiare l’implementazione della banda larga cablata, ad alta velocità e a prezzi accessibili in ogni casa in America per colmare il divario digitale con un’infrastruttura più veloce, più sicura e più protetta. In sintesi, ecco le principali proposte di legge attualmente al vaglio del Congresso:
HR 3557: Legge americana sull’implementazione della banda larga del 2023.
Elimina virtualmente i diritti degli stati e l’autorità locale sulle strutture di comunicazione, consente di installare torri cellulari praticamente ovunque ed esenta la maggior parte delle installazioni wireless,
HR 1338 (S 4010): Legge sulla semplificazione dei servizi satellitari e delle telecomunicazioni. Richiede alla FCC di accelerare le approvazioni per implementazioni satellitari illimitate, comprese le oltre 60.000 domande già ricevute.
HR 6492:Legge EXPLORE (Sezioni 141 e 142, incorporano HR 5919/ S.873 / S.2018 / Connect Our Parks Act ) S.Amdt 2544 , S.Amdt 3135. Installa strutture wireless nei parchi nazionali e nelle aree ricreative dei territori federali.
S.2855: Legge CLOSE THE GAP. Promuove l’installazione di impianti di comunicazione sul 95 percento dei territori federali ed elimina le revisioni NEPA e NHPA per l’espansione delle antenne su tutto il territorio.