NEL SITO ARCHEOLOGICO PIAN DELLA CONSERVA LE VICENDE NARRATE DA DANTE.
INTERVISTA AL SINDACO STEFANIA BENTIVOGLIO.
La più grande dei Monti della Tolfa, l’area della Necropoli di Pian della Conserva, si estende per oltre un chilometro nella vallata del fiume Mignone, tra i fossi Vergine e Acqua Bianca. Qui, lungo il sentiero, scavato dagli antichi carri funebri e per tutto il pianoro tufaceo, il 23, 24 e 25 luglio andrà in scena La Divina Commedia di e con Agostino De Angelis. Ne parliamo con la sindaca di Tolfa, Stefania Bentivoglio.
Dal punto di vista culturale, Tolfa è vivace e innovativa, un contenitore di eventi di elevata caratura, ma un sito archeologico, tra le location estive rappresenta la novità del 2025, come nasce l’idea?
Pian della Conserva è un’area da valorizzare, siamo partiti quest’anno con la pulizia integrale del sito grazie all’intervento della Protezione civile e come secondo step, in linea con la nostra politica di rigenerazione, abbiamo pensato ad un evento culturale per lanciarla. Anni addietro facemmo la Divina Commedia alla Rocca, luogo simbolo della città, e fu un bellissimo evento profondamente riuscito. Dunque, abbiamo solo traslato l’idea in un altro contesto.
Tre spettacoli consecutivi, cosa dobbiamo aspettarci?
Una tre giorni che prevede una sintesi della Divina Commedia in un percorso itinerante che partirà dai tumoli fino a quella che è chiamata, la tagliata. Con l’arte, intendiamo rigenerare vari posti, quindi farli conoscere. La Divina Commedia di De Angelis è il motore attrattivo per portare luce al sito: il 23, 24 e 25 luglio alle 21 inizia il viaggio.
Stessa finalità l’intero cartellone estivo, le altre date da ricordare?
Questo fine settimana partiamo con TolfAma, Festival di Improvvisazione di arti su strada. Avremo su Tolfa 100 studenti con docenti provenienti da tutto il mondo, e spettacoli itineranti tra le vie del centro storico. L’11 e 12 luglio la rionale Sagra della Bistecca, dal 17 al 20 il Tolfa Jazz Festival che quest’anno ancora di più punta a valorizzare luoghi e persone, iniziando dai concerti alla Rocca. Il fine settimana successivo al viaggio dantesco, il 26 e 27 luglio, la 35esima edizione del Torneo dei Butteri. Seguirà TolfArte l’1,2 e 3 agosto e tanto altro ancora.
I tolfetani partecipano attivamente nonostante i piccoli disagi che gli eventi apportano alla quotidianità. Può considerarsi un vanto della sua amministrazione, come si raggiunge un tale risultato?
É un processo partito già prima di me, con le precedenti amministrazioni. C’è stata la capacità di dialogare e poi, il tolfetano per natura è un popolo molto accogliente, con un elevata capacità di adattamento alle novità. Collaborativo. Ci tengo a sottolineare che gli eventi funzionano per la presenza delle realtà associative nate nel nostro comune proprio a tal fine, realtà solide e vivaci.
In questi primi tre anni di mandato, un’opera che ritiene il suo fiore all’occhiello?
Il progetto sul quale mi sono spesa di più è il Progetto Borghi, ora in fase di completamento, si tratta di un progetto PNNR, che prevedrà la riapertura di due palazzi storici con destinazioni molto importanti, ripristinati e adeguati con l’abbattimento delle barriere architettoniche. A Palazzo Buttaoni nascerà l’Accademia della Catana, una scuola che insegnerà ai ragazzi a riprodurre la catana, la famosa borsa in cuoio, detta La Tolfa. Per noi è la catana, è forse la missione che mi ha coinvolto di più, riteniamo che sia fondamentale sottolineare questa nostra connotazione.
Tolfa tra i Borghi più belli d’Italia, a che punto siamo?
È un percorso in tinere, stiamo cercando di rientrare nei parametri previsti, Tolfa è un borgo molto bello e ben strutturato, stiamo lavorando per migliorare la viabilità e raggiungere il traguardo.
Tornando alla Divina Commedia, l’evento è a cura dell’associazione ArcheoTheatron, per la regia di Agostino De Angelis, perché loro?
Una collaborazione consolidata nel tempo, con loro facemmo la Divina Commedia nel 2008 alla Rocca e funzionò benissimo, tanto da volerla ripetere, l’apertura della necropoli di Pian Conserva è l’occasione giusta. Sempre con loro, ricordo alla Rocca portammo la Tosca di Puccini, fu un enorme successo di spettacolo ma anche di luogo. Da una parte l’opera lirica sensazionale, con Puccini che a mio avviso è tra i più grandi del ‘900, valorizzò molto il luogo, viceversa la Rocca diede un setting all’opera, secondo me, eccezionale.

L’attore Agostino De Angelis