NELLA LISTA POCHE EVENTI E IL PROBLEMA DELLE DISCARICHE A CIELO APERTO.
Il depuratore di Campo di Mare malfunzionante per quasi tutta la stagione, le discariche a cielo aperto a Cerenova e poi, tema assai sentito per la popolazione, la mancanza di acqua al Sasso. Cerveteri bocciata per un’estate da non ricordare anche per gli eventi (molto più entusiasmanti quelli in passato), segno di una crisi politica che ha inciso non poco sul cartellone. Poi il centro vuoto, un altro segno tangibile di una città sottotono. Ma parlando dei problemi c’è da soffermarsi parecchio. Intanto la crisi idrica. Una vicenda che ha del grottesco nel 2024. «Il Sasso come l’Africa», hanno sentenziato i poveri residenti completamente abbandonati da tutti. Ci sono decine e decine di testimonianza da parte di chi vive in questa località bistrattata. «Intere famiglie costrette a spostarsi dai parenti per lavatrici e docce – testimonia Nicole – magari famiglie come la nostra con una gravidanza in corso, animali domestici e bimbi piccoli da gestire. Famiglie che arrivano stanche a fine giornata e devono preparare borse e borsoni per andare a mangiare da qualche parte e lavarsi altrove, invece di cenare insieme e rilassarsi dopo le bollenti giornate estive». Abitanti disperati e pronti ad appellarsi anche al sindaco di Cerveteri Elena Gubetti affinché potessero essere aiutati in qualche modo perlomeno con l’attivazione delle autobotti. Il bene primario qui non è garantito. Pec e chiamate ad Acea, raccolta firme, mobilitazioni popolari. Nulla ha cambiato le sorti del Sasso e i cittadini ora sono pronti a presentare una denuncia alla Procura, forse l’unica soluzione a questo punto per provare ad aumentare la potenza della rete idrica.
IL PASTICCIO DEL DEPURATORE
Estate molto negativa anche sotto il profilo ambientale per il depuratore in tilt e che già lo era nonostante le rassicurazioni di inizio luglio del sindaco. Poi è scattato il sequestro della Capitaneria di Porto, su disposizione della Procura di Civitavecchia con le indagini che potrebbero portare a delle conseguenze dal punto di vista penale. La novità è che il Comune ha annunciato la dismissione dell’impianto di Campo di Mare. «Aperti ufficialmente i cantieri per la realizzazione di un by-pass – è la precisazione di Gubetti – che consentirà di eliminare definitivamente l’impianto consortile della frazione, ad oggi ancora di proprietà di Ostilia, mediante l’invio dei reflui del depuratore all’impianto di Campo di Mare. Nel dettaglio, il lavoro consisterà nella realizzazione di un sistema di sollevamento e rilancio e porterà tutti i reflui della frazione di Campo di Mare direttamente al depuratore di Cerenova, già in gestione ad Acea Ato 2». Con un colpo di spugna quindi “risolta” in questo modo una la questione bizzarra soprattutto se – è quanto emerso – la ditta che si occupa della manutenzione della struttura aveva informato il comune già nei mesi precedenti riguardo a delle anomalie. Però in estate forse l’acqua è stata inquinata e a rimetterci sono i cittadini e i turisti con un danno di immagine per la città.
I RIFIUTI
Inutile ribadire il numero delle discariche a cielo aperto che si sono formate qua e là. A Cerenova e Campo di Mare e poi lungo la via Settevene Palo Nuova: un tappeto di “mondezza” per decine e decine di metri. Polizia locale e guardie zoofile di Fare Ambiente in questi giorni hanno individuato quattro persone, che si sono beccate una denuncia penale, oltre alla multa. Spesso – come confermato da Cinzia Luchetti, a capo della Municipale – i residenti si affidano a svuota cantine che però non trasportano i rifiuti presi a domicilio in centri specializzati ma li abbandonano a terra. E la multa va al cittadino.
CALO DEI TURISTI
Si parla di un 40% in meno anche in terra etrusca, oltre a varie località del Lazio. Si sono lamentati in molti, i commercianti del salotto cittadino per il centro storico spesso deserto, gli operatori balneari sulla costa mettendoci la faccia. Insomma, l’atteso rilancio non c’è stato, forse anche un passo indietro rispetto al passato.