Ho deciso di scrivere questo articolo non per fare la solita “predica” ma perché ho conosciuto un giovane uomo di 30 anni che presenta sintomi psicotici, disturbi del linguaggio, della concentrazione, pseudoallucinazioni e dispercezioni dopo aver fatto uso di cocaina, alcol, anfetamine e metanfetamine (ecstasy e MDMA) per circa 7-8 anni smettendo 10 anni fa (ora è astinente) e si è reso conto dei danni che si è provocato da solo.
E’ importante dire che le droghe producono dei veri e propri danni nel nostro sistema nervoso centrale, in gran parte permanenti.
È importante, infine, dire che i danni variano anche a seconda della frequenza dell’uso (continuativo e/o abbuffate nei fine settimana), dal miscuglio con altre sostanze, tra cui l’alcol e dall’età. Minore è l’età peggiori sono i danni. Iniziamo col dire che l’uso delle droghe illegali provoca prima il piacere e che poi arrivano i danni.
Il piacere crea l’esigenza di assumere ancora la sostanza. Le sostanze modificano un equilibrio molto delicato che è quello della trasmissione dei neurotrasmettitori, come la dopamina e la serotonina. I neurotrasmettitori sono delle “sostanze” prodotte dall’organismo che permettono la trasmissione degli impulsi nervosi tra due neuroni diversi. Vediamo ciò che succede, concretamente, nel cervello.
Senza tanto entrare nei dettagli neurologici, ci sono delle sostanze che interferiscono nel funzionamento neurologico e che, a lungo termine, provocano problematiche psicologiche gravi (attacchi di panico, ansia generalizzata, psicosi, ecc.) e delle sostanze che bruciano, nel vero senso della parola, i neuroni in modo definitivo.
Facciamo un paio di esempi: tempo fa ho visto la TAC di un cervello di due persone, una che usava COCAINA e l’altro no; la corteccia del secondo aveva una rete neuronale normale (molto fitta), la rete neuronale del secondo aveva veri e propri buchi. Un altro esempio, l’ALCOL.
In diversi studi si è evidenziato che l’alcol brucia i neuroni attraverso lo scioglimento della membrana lipidica (grasso) che li ricopre. Questo grasso ha una funzione protettiva dei neuroni favorendo il passaggio degli impulsi nervosi; senza questo rivestimento si manifestano problemi di memoria, di coordinazione, di concentrazione fino ad avere una maggiore possibilità di incorrere in malattie degenerative, quali Parkinson e Demenza.
ANFETAMINE (stimolanti) e ECSTASY/MDMA (stimolanti ed allucinogeni): queste sostanze sono altamente neurotossiche e portano alla bruciatura irreversibile dei neuroni che producono serotonina che può portare a psicosi, ansia cronica, dispercezioni e pseudoallucinazioni anche dopo molti anni dall’interruzione.
LSD: agisce sia sul sistema nervoso centrale sia su que llo periferico inducendo allucinazioni acustiche e visive, distorsioni percettive e della consapevolezza del tempo, dello spazio e del sé; spesso succede che gli assuntori incorrano nei “bad trips”, esperienze spiacevoli o addirittura terrificanti con crisi di ansia, angoscia e panico nonché fenomeni di “flashback” ovvero l’improvvisa ricomparsa del “viaggio” dopo tempo dall’ultima assunzione con l’incapacità di distinguere tra percezione e realtà.
Il THC della marijuana sostituisce, bloccandola, la produzione di endocannabinoidi deputati alla regolazione del dolore, dell’appetito, il ritmo sonno-veglia, la memoria, dell’umore, ecc. Ho nominato solo poche sostanze, solo per una questione di spazio.
Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta Psicologa Giuridico-Forense
Cell. 338/3440405
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