Come il nostro sito aveva previsto al momento dell’annuncio dell’ipotesi di concerto di Jovanotti a Campo di Mare, notizia ora diventata ufficiale, sono emerse delle ulteriori perplessità da parte degli ambientalisti. Non tanto sulla scelta della spiaggia della frazione di Cerveteri, quanto sul prevedibile afflusso di persone che sin dalle prime ore del mattino del 16 luglio, quando aprirà il villaggio musicale dell’artista, fino a notte fonda sceglieranno di arrivare a piedi da Ladispoli a Campo di Mare facendo una bella passeggiata davanti al mare. Un’ipotesi, come hanno scritto in queste ore gli ecologisti, molto plausibile e non frutto di allarmismo per sollevare polemiche. Ecco la nota stampa inviata a tutti mass media locali dal Comitato No Party alla Palude.
“Il Comitato No Party alla Palude, appresa la decisione di spostare la tappa del concerto di Jovanotti da Ladispoli alla spiaggia di Marina di Cerveteri (Campo di Mare), a pochi metri dall’area protetta del Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, rinnova le preoccupazioni per la “compromissione dell’ambiente naturale e della biodiversità”. Malgrado la scelta di annullare la tappa a Torre Flavia dimostri, da parte di Lorenzo Cherubini e del suo staff, attenzione e sensibilità alle criticità espresse dagli ambientalisti, il Comitato esprime timori circa l’impatto acustico sull’intera zona. Non è da escludere, inoltre, la previsione di una massa di persone che, per raggiungere la spiaggia del concerto, potrebbero scegliere di passare proprio dalla Palude, con relativo calpestio delle delicate dune e dei siti di nidificazione del Fratino e del Corriere Piccolo. Il Comitato non vuole porsi in contrapposizione con l’organizzazione del Jova Beach Party, ma richiede di predisporre tutte le “misure cautelative al fine di prevenire, appunto, gli ingressi indesiderati da Torre Flavia e barriere acustiche per attenuare gli effetti dannosi sulla fauna presente nelle aree prossime all’evento”. Confidando nell’operato del Sindaco Pascucci, e della sua giunta, da sempre attento alla difesa dell’ambiente, il Comitato si rende disponibile – attraverso le associazioni ambientaliste che lo compongono – a collaborare nelle fasi organizzative al fine di coadiuvare gli enti che dovranno dare le necessarie autorizzazioni, e contribuire positivamente nelle azioni di mitigazione dei rischi promuovendo, al contempo, una sempre più amplia cultura ambientale”.
Comitato No Party alla Palude