Venerdì 20 giugno una delegazione del Comitato cittadino per il Castello di S. Severa ha incontrato nella sede comunale di via Cicerone il presidente del Consiglio Minghella, la consigliera e delegata al Castello Fratarcangeli, i consiglieri Chegia, Frezza, Rosa, Manuelli, e i consiglieri d’opposizione Di Liello e Fiorelli. Presente, con il Comitato, la delegata Caratelli.
I consiglieri comunali hanno congiuntamente espresso la loro contrarietà alla bozza di convenzione regionale proposta da Laziocrea, dichiarando di averla sostanzialmente respinta e di essere al lavoro sulle modifiche e sugli emendamenti; i consiglieri si sono dichiarati favorevoli al Consiglio comunale aperto e contrari alla cessione del Museo della Rocca, del Centro studi marittimo e della biglietteria del Museo del mare, trovando così una convergenza di massima con le posizioni del Comitato che ritiene questi elementi non negoziabili.
Nel Consiglio comunale aperto, sarà illustrata alla cittadinanza la controproposta elaborata dalla Commissione cultura e potranno essere recepiti emendamenti da parte del Comitato – che ha chiesto di poterla leggere in anticipo – elaborando così una versione finale che raccoglie le indicazioni del Comitato.
Il portavoce, Roberto Della Ceca, ha ribadito le critiche mosse dalle molte associazioni del territorio riunite nel Comitato alla convenzione sulla gestione del Castello proposta da Laziocrea, ritenuta non ricevibile sia nel merito che nel metodo.
La visione di Laziocrea sul futuro del Castello tende a ridurre la vocazione monumentale e storica del sito, che vede la presenza di ben tre Musei più l’Antiquarium della Soprintendenza, per perseguire obiettivi affaristici,come si deduce dal “Businessplan” regionale che trasforma il Castello essenzialmente in un wedding site, con ristorazione e albergo diffuso ad uso privatistico.
Nessuno ignora i costi di gestione ma il Castello e il suo rilancio culturale sono invece la maggiore garanzia per il conseguimento di obiettivi economici. La riapertura delle botteghe artigiane, gli investimenti nei siti museali e la loro promozione, un’intelligente cabina di regia tra Comune e Regione possono rendere il Castello un volano economico per l’intero comprensorio, da Cerveteri a Tarquinia.
I Consiglieri presenti hanno esplicitato che potrebbero essere motivo di compromesso gli spazi da dedicare alla ricerca archeologica subacquea ed ai magazzini dei reperti di Castrum Novum, a cui trovare però una definitiva e certa collocazione all’interno del Castello. Altri punti in discussione sono quali spazi gratuiti e quanti giorni saranno messi a disposizione del Comune.
Il Comitato plaude al passo importante del Consiglio comunale aperto, vera forma di democrazia partecipata e si rende disponibile a supportare con le indicazioni della cittadinanza le iniziative dell’amministrazione verso Laziocrea in una logica di reciproco vantaggio.
Comitato Cittadino per il Castello di S.Severa