Città di Cerveteri, Giulio convocato nella nazionale italiana trapiantati: si giocano i mondiali

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«Sono molto felice, qui ho trovato tanti amici».

giulio
Nuove emozioni e nuova storia per Giulio Luttazi, convocato dalla nazionale italiana trapiantati ai mondiali che si svolgeranno in Italia a settembre. Dalla paura in quel novembre 2021, quando il giovane portiere venne ricoverato al Bambino Gesù per un male, al ritorno in campo.
In mezzo il trapianto di midollo osseo grazie a un donatore che gli ha salvato la vita e con l’Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo e Cellule Staminali Emopoietiche) che gli è stato sempre accanto. Quanta strada ha già fatto il 18enne ladispolano, tesserato con le giovanili del Città di Cerveteri e pronto ad affrontare il campionato Juniores. Per l’estremo difensore è tempo di nuove parate tra i pali perché farà parte della spedizione azzurra che dall’8 al 14 settembre sarà in scena a Cervia per la Coppa del Mondo.
Un evento organizzato dall’Associazione Italiana Cultura Sport in collaborazione con il Ministero dello Sport, il Comitato Paralimpico Italiano e Aned, l’Associazione Nazionale Trapiantati e Dializzati. A dire il vero è stato provato anche in mezzo al campo considerate le sue doti tecniche quindi si vedrà. Ciò che importa è che Giulio è tra i 16 calciatori della formazione italiana, tutti trapiantati di reni e midollo osseo. Sotto la guida del coach Antony Tortomasi e del co-allenatore Massimo Ricci, medico romano e trapiantato di rene, la squadra è pronta a dimostrare il proprio valore misurandosi con altre nazionali.
Sorteggiati i gironi: l’Italia se la vedrà con Spagna, Cile, Australia e Irlanda del Nord. A supportarli dal bordo campo ci sarà anche il giornalista Francisco Fantini, recentemente trapiantato, che racconterà le loro storie.
Giulio, seguito sempre dai genitori Angelo e Roberta e con tanti sogni nel cassetto (quest’anno frequenterà il quinto superiore di Finanza e Marketing), è molto emozionato per questa nuova avventura. «Sono molto contento di essere stato contattato per partecipare a questa manifestazione sportiva – ammette -, per me è la prima volta che parteciperò ai mondiali di calcio trapiantati. Mi sono allenato con persone dai 16 ai 60 anni, alcuni già li conoscevo. Oltre ad essere una squadra tecnicamente di buon livello, sono nate delle belle amicizie e questa è una cosa molto importante. Trascorrere una settimana a Cervia con altre dieci squadre provenienti da paesi stranieri, credo sia un’esperienza formativa sia a livello calcistico che umano. E speriamo di vincere».
La Transplant Football World Cup gode del co-finanziamento del Comitato Paralimpico e si svolgerà in collaborazione con Aned Onlus, con il patrocinio del comune di Cervia. Lo scorso anno Giulio aveva partecipato alla Winners Cup, torneo di calcio dedicato a chi è o è stato in cura per un malanno. Le gare si erano disputate nella casa del vivaio interista.