Mentre il Governo lavora al “Codice dello Spettacolo”, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli annuncia la revoca dei contributi a chi maltratta gli animali. C’è tempo sino al 18 agosto per elaborare un testo organico che stabilisca anche il superamento dell’uso degli animali nei circhi.
Sui muri di via del Collegio Romano, a Roma, è comparsa un’opera dell’artista Harry Greb – autore di quella che è chiamata poster art italiana, divenuto famoso per aver rappresentato papa Francesco nei panni della protagonista del film “Kill Bill” di Tarantino – che raffigura proprio il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, intento ad annunciare l’ultimo spettacolo circense con animali. Sono felice che la Lega Anti Vivisezione (LAV) abbia pensato di nuovo a me e alla mia arte per una battaglia così importante e giusta, ha dichiarato Greb. In realtà è una vecchia questione. Lo schema di decreto legislativo, a cui stiamo lavorando, affronterà anche questa tematica, ha detto il ministro Giuli, rispondendo al question time sul graduale superamento dell’uso degli animali nei circhi, confermando l’impegno del suo dicastero nell’elaborazione di un Codice dello Spettacolo che tenga conto del loro benessere in linea con la legge delega 106/2022. Nel frattempo, l’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, ha detto il ministro – riporta l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) – ha comunque intrapreso delle iniziative, facendo riferimento al DM del 23 dicembre 2024. Questo provvedimento, spiega ENPA, introduce un sistema di premialità per gli spettacoli che non utilizzano animali, attribuendogli un punteggio maggiore nella valutazione dei progetti artistici. Giuli, ha annunciato l’avvio del procedimento di revoca dei contributi nei confronti di quei soggetti che siano stati condannati in via definitiva per reati di maltrattamento di animali con la recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione. Ma non c’è tempo da perdere. La legge delega sullo spettacolo, che stabilisce il principio del “superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti”, rimarca LAV, deve essere attuata entro il 18 agosto, con un decreto legislativo. Ogni ulteriore indugio sarebbe un danno per gli animali e per l’avanzamento artistico e culturale del nostro Paese, sottolinea LAV, che chiede di firmare l’appello al ministro Giuli per attuare la legge delega sullo spettacolo e dire basta animali nei circhi. Secondo uno studio recente LAV, su dati BVA-DOXA, il 76% degli italiani è contrario all’uso degli animali nei circhi, senza differenze significative di età, area geografica e orientamento politico. Quasi 4 italiani su 5 (79%) hanno dimostrato di essere favorevoli alla riconversione dei circhi con animali in spettacoli con giocolieri, trapezisti e altri numeri. La Federazione Europea dei Medici Veterinari (FVE), nel 2015, ha dichiarato pubblicamente che nei circhi non esiste la possibilità che sia garantito il benessere degli animali e il rispetto delle loro esigenze etologiche. La stessa FNOVI, Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, ha evidenziato come i metodi utilizzati per ottenere comportamenti innaturali e spesso opposti alle caratteristiche di specie, non rispettano gli animali né lasciano margine di miglioramento.
L’appello LAV al ministro Giuli: www.lav.it/circhi-senza-animali#firma
Colonia felina del castello di Santa Marinella Gli Aristogatti