Cinque cuccioli trovati morti in un sacchetto nella periferia di Cerveteri

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Le zoofile: «Solo una persona senza cuore può commettere un gesto simile»

Chiusi in un sacco e gettati di mattina a bordo strada all’interno di una cuccia: potrebbero essere morti soffocati. Destino crudele a Cerveteri per cinque piccoli segugi maremmani che non ce l’hanno fatta.
Il loro padrone se n’è sbarazzato in una strada periferica in via del Sasso, nell’omonima frazione etrusca. Il macabro ritrovamento è stato delle guardie ecozoofile di Fareambiente Cerveteri allertate da alcuni automobilisti di passaggio. Ed è stato durissimo il commento dei volontari sulla loro pagina Facebook ufficiale dove sono apparse anche le immagini dei poveri cagnolini.
«Ci abbiamo pensato un po’ prima di pubblicarle – scrivono – queste foto – il nostro intento, per ora, è far giungere queste foto ai figli, ai nipoti o a chi possa riconoscere queste povere anime innocenti e capire che persona senza anima abbiano al loro fianco. Ha avuto il coraggio di disfarsi di cinque cuccioli innocenti, solo una persona senza cuore può commettere un gesto simile».
Indagano le zoofile in sinergia con la Polizia locale di Cerveteri e l’Asl veterinaria. In questa zona non ci sono impianti di videosorveglianza o fototrappole, probabile che possa trattarsi di una persona del posto. «Da quel che sappiamo – commenta Fabio Di Matteo, responsabile di Fareambiente Cerveteri – questo sacco con i cagnolini è stato abbandonato a terra dopo le 7.30 del mattino. Un passante ci ha detto che prima non c’era nulla.
Vedremo cosa emergerà magari dalle attività investigative, questi cuccioli comunque erano stati allattati dalla mamma, non sono proprio di pochi giorni. Riteniamo che in genere i segugi qui a Cerveteri vengano utilizzati dai cacciatori, specie quelli specializzati per prendere i cinghiali». Serviranno ulteriori accertamenti per capire come siano morti.
«Le ipotesti possono essere svariate – aggiunge – perciò attendiamo magari il responso del settore Asl preposto. Da quel che abbiamo visto i cuccioli non erano di pochi giorni, e non si può scartare la possibilità che siano stati messi in quel sacco e nella cuccia già senza vita, magari colpiti da un’infezione. È chiaro che si deve tener conto, come accaduto in passato, che i segugi maremmani, impiegati spesso per la caccia, potrebbero essere stati uccisi per qualche motivo. Se così fosse, ricordo che ci sono denunce penali severissime e per evitare tutto ciò e salvare gli animali si possono allertare le autorità competenti per portarli nei canili del comprensorio».
Alcuni anni fa i carabinieri della stazione locale, coordinati dalla compagnia di Civitavecchia, con la collaborazione dei vigili urbani di via Friuli, avevano scoperto un’organizzazione dedita al traffico di cani rubati, ricettazione e maltrattamenti.
Tre uomini erano stati denunciati alla Procura della Repubblica di Civitavecchia perché sottraevano cani da caccia togliendo loro il microchip per rivenderli in tutta la provincia e gli animali che non riuscivano a essere immessi nel mercato nero venivano uccisi. Era accaduto, ad esempio nella stessa zona in cui sono stati trovati i segugi morti l’altra mattina.