Ci sono tante befane al mondo

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Ci sono tante befane al mondo

Io Charlotte Inga, sono una Befana, ma non una Befana col naso lungo e che vola su una vecchia e malandata scopa, bèh sì volo, ma su una scopa magica ed incantata ed il mio naso è bellissimo. Vivo a Canterville in una casetta piena di calze ed dolci. Penso che dopo Natale andrò in vacanza in un posto più caldo, su un foglio ho scritto il mio testamento: Lascio la mia scopa a mia cugina Lusì e gli ultimi dolcetti a mia mamma Tresta e la mia dolcezza ai bambini di tutto il mondo. Oggi è il 31/12/2018 ed ho preparato le valigie.
Bene! E l’8/01/2018, sono partita e sono arrivata ai Caraibi e mi sto rilassando.

di Sara Magliacane
Classe V E

Ciao! io mi chiamo Berry la Befana, la notte io vengo a casa vostra, e vi metto, i dolcetti nelle calze. Io sono fatta così: ho un cappello floscio, un vestito rovinato e strappato, delle calze bucate, e delle scarpe nere come la pece. Il mio viso è così: sul mio naso c’è una grande verruca, le mie labbra sono screpolate dal freddo. Io ormai dopo milioni di anni, ho deciso di non fare più la Befana.

di Alessia Dumea
Classe V E

Tanto tempo fa, in un bosco molto lontano da qui c’era una casetta fatta di legno e tutta rovinata, dentro di essa viveva una vecchietta col vestito strappato e macchiato, i pantaloni di Aladin cioè molto larghi e neri con Delle sfumature di colore tipo: rosso, rosa, arancione e verde chiaro.
Le scarpe erano fatte tutte allargate come quelle degli elfi di Natale, era la Befana.
Questa vecchia era così generosa, ma così generosa che se passava un povero di li, gli lasciava la casa, però non passava mai nessuno, perché dicevano che lei era una strega, così la vecchina, dispiaciuta, si chiuse in casa e non uscì per il resto del giorno. Ad un certo punto volle fare le pulizie e fra le cianfrusaglie trovò una vecchia scopa, ci salì sopra e incomincio volare più in alto fino a sera.
La mattina seguente la scopa con sopra la Befana si posarono a terra erano andate in giro per il mondo, a distribuire più i un migliaio di caramelle a tutti i bambini del mondo.

di Sara Falcolconieri
Classe V E

Ciao io sono la befana, per tutti, sono una persona magica vecchia e brutta che consegna doni e caramelle. Un po’ come Babbo Natale, ma in verità sono una vecchia signora con brufoli a volontà, che sa’ usare la scopa volante, bè come: mia mamma, mia nonna, la mia bis nonna… Il mio vero nome è Angelina, ma ormai per tutti sono BEFANA, ogni notte del sei gennaio vado ad accontentare i secondi desideri dei bambini perché al primo posto c’è BABBO NATALE. Io mi sento sfruttata, come se dovessi essere sempre la scorta. Babbo Natale poi… l’ho visto una sola volta mi sono lamentata di questo anche con lui, che mi ha consigliato di cambiare look! Ha! Così mi ha trasformato da una vecchia con: scarpe bucate, cappello stappato, pantaloni rotti … Ad una nuova “BEFANA”: scarpe alla moda perfette, cappello appuntito, pantaloni nuovi, ecc… Mi sono sentita nuova …ma vestita così ogni volta che esco dalla porta rimango incastrata nello zucchero filato che circonda il mio uscio.

di Karima Hashem, Riccardo Ruggero
Classe V E

La befana era una vecchietta con il naso gobbo e a patata, degli occhi di colore misto tra marrone e verde, i capelli biondi e sporchi di carbone, sporchi di carbone perché questa befana dava il carbone a tutti i bambini del mondo:
Cinesi, Giapponesi, Italiani, Americani, Africani, Australiani E ECCEDERA.
Anche se si comportavano bene, amava fare gli scherzi, dalla sua casetta con la punta ricoperta di neve fra le due montagne si sentivano sempre risate di bambini e si vedevano UNICORNI che giocavano felici a tirarsi le palle di neve……
E visse per sempre tutta caramellosa e cioccolatosa.

di Menasci Lavinia
Classe V E