A Ladispoli si costruisce ma non aumentano i servizi e le infrastrutture.
Dalle parole non si è passati ai fatti. Molte aree di Cerveteri continuano ad essere parecchio congestionate. Traffico, disagi, incidenti, tamponamenti. A Ladispoli nascono complessi abitativi e centri commerciali sull’Aurelia ma non c’è ancora il piano B per evitare le code che saranno sempre più snervanti. Insomma, cittadini e automobilisti pretenderebbero quelle garanzie e quei servizi legati alle infrastrutture. Ma dovranno aspettare ancora, chissà per quanto tempo.
Senza dubbio il punto più critico è quello della via Settevene Palo in prossimità dello svincolo autostradale per prendere la A12. È uno degli incroci più pericolosi del comprensorio ma per completare il progetto della rotatoria, come annunciato dal sindaco Elena Gubetti a fine 2024, il Ministero ha chiesto mezzo milione di euro extra. Sono passati sei mesi e di questo progetto non se n’è più parlato. Associazioni e comitati non mollano la presa. L’opposizione ha chiesto mille volte in aula chiarimenti, ora la palla passa alla maggioranza.
Così come il caos che regna sovrano tra la via Aurelia e via Fontana Morella. Da quanto è nato un centro commerciale, e a seguire la farmacia comunale, le cose sono anche peggiorate dal punto di vista della viabilità. I residenti hanno puntato l’indice anche sulla sicurezza. E per cercare di risolvere i problemi, la giunta si era anche mossa preventivando, nel proprio bilancio di previsione, 300mila euro di spesa per la realizzazione della consolare che andrebbe in direzione di Civitavecchia rappresentando una sorta di parallela alla statale in grado di smaltire la circolazione stradale verso nord. Al momento però l’iter sembra sia chiuso nel cassetto e l’estate è già iniziata con le conseguenze che ne derivano: decine di migliaia di vacanzieri che si stabiliranno a Cerenova e Campo di Mare. Lo svincolo su via Fontana Morella in realtà costituirebbe il piano B.
Lo stesso sindaco Gubetti aveva provato a farsi dare l’ok da Anas per una rotatoria ma la risposta non era stata positiva per la contemporanea presenza delle caserme dei vigili del fuoco e di quella militare. A far traboccare il vaso in questo periodo i lavori avviati dall’Anas sull’Aurelia in pieno giorno. Per sei giorni la percorrenza media tra Cerveteri e Ladispoli è stata di mezz’ora proprio per gli operai e le ruspe in azione di fronte alla Casa della Salute. «Una follia» per i poveri pendolari imprigionati nel traffico.
Senza dimenticare, facendo un salto nella periferia etrusca, che il Comune è rimasto fermo al palo anche per la questione di via di Ceri. Il 3 ottobre scorso in una notte di pioggia torrenziale si è verificato lo sbriciolamento di un costone tufaceo e un masso per poco non ha colpito alcuni automobilisti di passaggio: una tragedia sfiorata. Da quel giorno, dopo la frana, in seguito alle verifiche dei vigili del fuoco di Cerenova e dei carabinieri della stazione locale, l’arteria è stata chiusa. E non è stata individuata ancora una soluzione.
Se si parla di traffico e viabilità non si può oscurare Ladispoli, città esplosiva dal punto di vista demografico e in questi anni anche dal punto di vista edilizio. Dopo Punta di Palo, il centro commerciale al chilometro 38 dell’Aurelia inizia a prendere forma visto che il cantiere è a buon punto. Ciò di cui Ladispoli ha bisogno, e non è un nodo più rimandabile, sarebbe la realizzazione del terzo ingresso. Un progetto di cui si è parlato per anni senza mai arrivare a dama, che metterebbe in collegamento la statale a viale Mediterraneo. La costruzione delle ciclabili, per altro molto discutibili in alcuni punti del centro urbano, non può essere l’unica soluzione, incentivando quindi le persone a utilizzare più la bici, che l’auto.
Sull’Aurelia ci sono i pendolari che si spostano ogni giorno e che per arrivare a Torrimpietra ci impiegano parecchio per uscire dalla città e per il percorso ad ostacoli fatto da velox e semafori. E al ritorno non va meglio. Chi invece ripiega sui treni deve farsi il segno della croce per via dei ritardi e degli scioperi.