Cerveteri, il Sindaco Alessio Pascucci solidale con Marco Cappato

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“Marco Cappato ha accompagnato Dj Fabo, cieco e tetraplegico a seguito di un incidente stradale, nel fare ciò più desiderava: arrivare a Zurigo, in Svizzera, ed esercitare liberamente il diritto di interrompere le sue sofferenze e lasciarsi morire attraverso l’eutanasia.

Ha aiutato un ragazzo di 40anni, che nella vita, per sua stessa ammissione, vedeva tutto nero. Oggi, presso la Corte d’Assise di Milano, inizia il processo a suo carico: aiuto al suicidio. Questa l’accusa che pende sulle sue spalle. Non potrò essere lì presente insieme a tutti coloro che stanno manifestando in suo sostegno, ma oggi il mio pensiero va a lui, al coraggio dimostrato nel sostenere con convinzione una battaglia di civiltà, una battaglia per un diritto strettamente personale di ognuno di noi: scegliere di morire in maniera dignitosa e non continuare ad essere tenuto in vita in maniera artificiale, portando solamente dolore e sofferenza a se stessi e ai propri cari”. Queste le parole di Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, nella mattinata in cui si svolge la prima udienza che vede alla sbarra Marco Cappato, esponente del Partito dei Radicali e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

“In Italia ancora oggi si discute sul riconoscimento o meno di determinati diritti, diritti strettamente personali che riguardano la vita e la dignità dell’uomo – ha dichiarato Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – anche per questo, alcuni giorni fa ho aderito all’appello dei Sindaci italiani promosso dall’Associazione Luca Coscioni per il passaggio immediato ed approvazione della Legge sul Biotestamento in Parlamento. Una battaglia di civiltà e di rispetto per tutelare le scelte di tutti, che da cittadino italiano e da Sindaco di una realtà grande come oramai è quella di Cerveteri, mi sento di sostenere fermamente. Perché deve partire da noi Istituzioni, da quelle più a contatto con i cittadini, l’impegno per garantire gli stessi diritti a tutti”.