CERVETERI, SE FOSSI SINDACO…

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gianluca paolacci

INTERVISTA AL CONSIGLIERE COMUNALE GIANLUCA PAOLACCI: “CERVETERI NON È SECONDA A NESSUNO, RECUPERIAMO IL TERRENO PERSO”

Anche stando all’opposizione, si può fare e fare bene per la città.
“Goliardia, folclore, colore ma soprattutto un risveglio dell’economia in ogni frazione del Comune di Cerveteri. L’evento ha tale funzione. Anche solo per due giorni, il luogo scelto è meta di visitatori che lo ammirano e lì consumano”. Dopo il successo del Carnevale 2025, abbiamo incontrato il consigliere di minoranza Gianluca Paolacci.
Tre domande sul futuro della città.

Cantina sociale, se fosse il sindaco cosa farebbe?
La riesumerei per ricostruire qualcosa di importante. Ripartirei dall’agricoltura. Fino a venti anni fa, l’economia girava intorno ad essa, grazie alla Contina Sociale, l’ortofrutta e la cooperativa. Permetteva anche ai proprietari di piccoli appezzamenti di terra di piantare la vigna e i soldi dalla cantina erano un valore aggiunto non indifferente. L’uva creava ricchezza, così come altre colture. Dietro l’agricoltura c’è il commercio: questo paese è morto dopo le ore 18 e gli eventi sono importanti anche per questo motivo, ricreano l’entusiasmo, risollevano l’animo fondamentale per una città viva. E Cerveteri deve vivere delle proprie ricchezze. E sono tante, anche se nascoste ai nostri occhi.
Concludo, se fossi sindaco lavorerei su questi punti: agricoltura, commercio, edilizia, piano regolatore (fermo al 1985), sport, politiche sociali e giovanili.

La sua posizione riguardo il Piano Antenne?
Il regolamento è un palliativo e diventa tale nel momento in cui non prendi accordi con i gestori stessi: il Comune può dire quello che vuole ma è necessario trovare un accordo altrimenti i gestori di telefonia continuano per la loro strada, lo possono fare, anzi lo fanno. Pagano e ottengono una licenza di pubblica utilità che gli consente di montare antenne ovunque vogliano, meglio sedersi ad un tavolo con loro e gestire il territorio responsabilmente, mettendo a disposizione degli spazi, ragionando.

E se dico, Cerveteri smart city?
Videosorveglianza e fototrappole solo per combattere l’inciviltà e per la sicurezza dei cittadini. Per il resto Cerveteri è bella così com’è. Ho a cuore la mia città e abbraccio chiunque desidera vederla crescere come me. Abbiamo mare, collina, campagna, terme: non siamo secondi a nessuno.