Verbali a raffica per chi inquina. Sull’Aurelia invece 4mila in un anno sono passati col rosso al semaforo
Multe dagli occhi elettronici dei velox. Multe per chi sbaglia la raccolta differenziata. Sanzioni non incassate e su cui ora il Granarone è in pressing per riscuotere i soldi del passato. La lotta contro gli automobilisti indisciplinati e gli incivili prosegue ad oltranza. La battaglia è su due fronti da parte del comune di Cerveteri che non molla la presa. A cominciare da chi nell’ultimo periodo se n’è infischiato dei regolamenti e dell’ambiente depositando di tutto su strade, marciapiedi e aree verdi. Diverse contravvenzioni sono scattate per la presenza sul posto dei vigili urbani o delle guardie ecozoofile, in sinergia con i netturbini. Molte invece sono da addebitare all’installazione delle fototrappole gestite dalla Polizia locale che ne ha piazzate una decina in diversi punti del territorio. Una ventina di verbali solo nell’ultimo mese, segno che l’attività viene svolta con regolarità nel tentativo di porre un freno a questo scenario di degrado che spesso comporta l’aumento delle discariche a cielo aperto pesando sulle casse del municipio. Ne parla l’assessore alle Politiche ambientali di Cerveteri. «Questa tematica ci sta particolarmente a cuore – spiega Alessandro Gnazi – e si divide in due parti. Da un lato c’è l’azione repressiva con l’aumento dei controlli e le fototrappole e, questione economica a parte, per molti cittadini qui si prefigura anche la denuncia penale perché parliamo di rifiuti speciali che andrebbero smaltiti in altro modo. Dall’altra vorremmo anche sensibilizzare maggiormente residenti e villeggianti fissi preparandoli ad una più incisiva campagna ambientale dando magari più informazioni possibili riguardo agli orari e alle modalità di ritiro dei rifiuti ingombranti che solitamente avvengono nella nostra isola ecologica. Ci lavoreremo». Sotto i riflettori da qui in avanti soprattutto Cerenova e Campo di Mare, le due frazioni balneari che crescono esponenzialmente durante la stagione estiva. Centinaia e centinaia di villeggianti non sono ancora censiti così come non sono regolarizzati gli affitti. In questo modo, dopo l’avvento dei contenitori microchippati, chi deve sbarazzarsi dei rifiuti spesso e volentieri li abbandona di notte. Una situazione già segnalata dai comitati di zona negli ultimi anni. Poi ci sono le ingiunzioni di pagamento arrivate a raffica a domicilio alle persone che nel 2021 erano state “pizzicate” dai volontari di Fare Ambiente o direttamente dagli agenti della Municipale. Una ventina in totale solamente negli ultimi giorni pubblicate per altro sull’Albo pretorio del municipio. «In via dei Glicini in prossimità di piazza Prima Rosa erano stati abbandonati alcuni sacchi al chiuso al cui interno venivano rinvenuti rifiuti con documentazione cartacea riconducibile al responsabile». Tanti altri avvisi, da chi vive in del Bagolaro a chi si trova via di Zambra o via Fosso dei Cento Corvi. «La fotocamera accertava che il conducente del veicolo abbandonava un sacco di rifiuti a bordo strada».
La sicurezza. In un anno il “flash” dei T-Red sull’Aurelia è scattato 4mila volte. Ciò significa che di media oltre 330 automobilisti, ogni mese, sono transitati con il rosso sulla statale a Cerenova mettendo in pericolo la loro vita e quella degli altri. I dati sono della Polizia locale e si riferiscono all’anno 2024 ma il trend nel 2025 sarebbe più o meno lo stesso in riferimento ai mesi di gennaio, febbraio e marzo. Sono quattro i dispositivi installati dal comune cerveterano ai due ingressi di Cerenova noleggiati con una spesa di oltre 160mila euro in 3 anni. I velox entrano in attività anche quando le vetture si immettono sulla corsia sbagliata e riservata esclusivamente a chi deve svoltare a Cerenova. Da Cerveteri a Torrimpietra è un percorso ad ostacoli. Quattro velox a Cerveteri, altri 4 a Ladispoli e 2 a Torrimpietra, nel comune di Fiumicino. In poco più di 20 chilometri sono 10 i dispositivi: la media è di un occhio elettronico ogni due chilometri. Calcolatrice alla mano, 4mila multe porterebbero in cassa più di 600mila euro. Virtualmente ci sono 900 mila euro da riscuotere ma finora il Comune ne ha incassati circa la metà riguardo ai soldi delle sanzioni relative al codice della strada. Si fanno i conti anche sulle stime future. Entro il 2027, sempre formulando una media degli ultimi anni, il Granarone potrà incassare dalle contravvenzioni quasi 3 milioni di euro.