Teatro e didattica: i bambini delle elementari scoprono, recitando, la loro città.
L’attore e regista Agostino De Angelis entra nelle scuole della sua città, Cerveteri e porta la pratica del teatro in aula come attività fondamentale al percorso formativo degli studenti delle scuole elementari.

Le insegnanti della Salvo D’Acquisto e dell’istituto Marina di Cerveteri hanno sposato appieno l’iniziativa avanzata dall’associazione culturale ArchèoTheatron, che consiste nel divulgare la storia e le origini della città in cui gli studenti vivono e dei loro antenati, gli Etruschi.
Incuriositi, abbiamo assistito alla lezione svolta nella prima elementare della Salvo D’Acquisto, nel plesso Marieni. Era il 17 febbraio scorso e la maestra, Daniela Finocchiaro ha accolto a braccia aperte noi e i due insegnanti “non per caso”.
I bambini in classe un’ora in più durante la quale Agostino De Angelis e Desirèe Arlotta raccontano la città partendo da un copione, ideato per loro, con il quale i bambini vengono a conoscenza dei siti archeologici presenti nel territorio che lo hanno reso Patrimonio Unesco, dei nomi delle vie che attraversano, dei personaggi che lo hanno abitato e tutt’ora risiedono, della grande bellezza di cui sono circondati e che gli appartiene. Leggono, apprendono, si divertono.
Le finalità del progetto.
I benefici per gli studenti sono molteplici: recitare, oltre ad essere una skill aggiuntiva, si rivela un efficace strumento di apertura e confronto con i compagni, insegna a muoversi nello spazio rispettando il proprio e quello altrui. La lettura ad alta voce aumenta l’apprendimento, stimola la memoria e aumenta la sicurezza in loro stessi.
Un momento di crescita verso il quale i bambini hanno risposto con entusiasmo, prendendo la lezione alternativa come un momento di svago stimolante – racconta l’attore – che in aula ogni mattina si reca volentieri. “È uno scambio reciproco, i ragazzi hanno tanto da dare basta portare i giusti stimoli che rispondono puntuali, è sorprendente la sete di conoscenza che hanno, un peccato lasciarli a digiuno”. È soddisfatta anche la maestra Finocchiaro nel vedere i suoi alunni cimentarsi, divertendosi, nella recitazione.
Per questo motivo la pratica del teatro meriterebbe di essere considerata un momento didattico importantissimo. Quanto la scoperta del proprio territorio, di cui in molti casi si ignora la storia, è il primo passo per rispettarlo, per sviluppare amore e senso d’appartenenza.
Questo laboratorio rientra – prosegue De Angelis – nel progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale del luogo in cui viviamo, “progetto che vede un cambiamento radicale nella visione del ruolo della cultura: che mira a diffondere la Bellezza come valore centrale nella vita, che torna ad essere una meta da raggiungere, come valore da trasmettere attraverso la letteratura e l’arte”.
Valore straordinariamente attuale che insegna qualcosa che va al di là dell’informazione ma che venga recepito come insegnamento per le giovani menti ben disposte ad accoglierlo. E Cerveteri ne è ricca, bambini in grado di preservare e difendere il loro patrimonio dal progressivo declino di un’epoca dove alla cultura prevale il disinteresse. “Perché la cultura non è un lusso ma un bene primario degli esseri umani, necessario ad acquisire uno spirito critico, per socializzare” -prosegue De Angelis.
Per questo la rivoluzione parte dalle scuole e sarà fantastico vederli protagonisti nello spettacolo che porteranno in scena a fine anno scolastico in un sito archeologico ancora da scegliere, per i genitori e la comunità tutta sarà l’occasione di apprezzare i risultati raggiunti incoraggiando la collaborazione, la comunicazione e la condivisione. – conclude Arlotta.
Fanno parte del progetto formativo, promosso dall’associazione culturale, due classi della Salvo D’Acquisto, una nella sede centrale del Marina Di Cerveteri, tre classi nel plesso di Furbara e una in quello di Valcanneto.