“A Cerveteri concorro per vincere, non per partecipare”

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Intervista a Margherita Tassitano, candidato a sindaco della coalizione moderata e di Centro destra Patto Civico per Cerveteri
di Giovanni Zucconi

Margherita Tassitano. Ma chi è? Questa è stata la mia prima reazione alla sua candidatura a Sindaco di Cerveteri lanciata dalla coalizione “Patto Civico per Cerveteri”, appartenente alla frastagliata area del centrodestra. Questo mio incipit non deve essere inteso come riduttivo nei confronti della signora Tassitano, ma è invece un modo per introdurre uno dei punti di forza di questa candidata, che consiglio a tutti di non sottovalutare. La sua elevata potenzialità e la sua forza, che potremo naturalmente verificare nelle prossime settimane, derivano, a mio parere, da una miscela esplosiva di due fattori dal forte impatto sull’elettorato. Innanzitutto è un personaggio assolutamente nuovo nel panorama politico di Cerveteri, e poi è la prima donna che può aspirare, nella nostra città, a diventare Sindaca. Spero che non sottovaluterete questi due fattori. Le prossime elezioni amministrative si giocheranno, a mio parere, su due temi. Il tema dei risultati ottenuti con la precedente amministrazione e la continuità per ottenerne dei nuovi, e il tema opposto della proposta di un radicale rinnovamento. Sul primo, inutile dirlo, schiererà le proprie truppe Alessio Pascucci. Sul secondo, almeno a livello mediatico, difficilmente si potrà trovare un candidato migliore di una donna che non è mai comparsa nelle cronache politiche di questi ultimi anni. “Io concorro per vincere. Non voglio perdere”, mi ha detto durante l’intervista che ci ha concesso, accompagnata dalla sua bambina, nel suo studio di consulenza amministrativa, fiscale e tributaria. Con questa frase la Tassitano ha voluto dare l’immagine di una donna determinata, e sicuramente lo è. Ma in tutta l’intervista è emersa chiarissima un’altra sua dote che io ritengo fondamentale in Politica, soprattutto in vista di elezioni amministrative: è molto, molto diplomatica e ha evidenti doti di mediatrice. Di queste sue doti ne avrà sicuramente molto bisogno, perché lei e la sua coalizione, nella attuale geometria politica di Cerveteri, rappresentano teoricamente solo una parte del centrodestra. Mancano Forza Italia, Noi con Salvini, e la lista di Ridolfi e Galli. Se vorrà avere delle concrete possibilità di vittoria dovrà necessariamente trovare delle alleanze, soprattutto proprio nella sua area di centrodestra. Se riuscirà a riunire almeno tutte le anime del centrodestra, sarà sicuramente un avversario temibile per Pascucci e per l’eventuale candidato del centrosinistra. Dopo questa necessaria introduzione, procediamo con l’intervista.

L’area di centrodestra di Cerveteri è molto variegata. Voi dove vi inserite con la vostra coalizione?

“Siamo dei moderati.”

Scusi la domanda impertinente. Perché è stata scelta proprio lei come candidato Sindaco?

“Io conosco molta gente sul territorio, e questo credo sia uno dei motivi determinanti. Conoscevo quasi tutti i rappresentati delle liste che mi appoggiano, alcuni anche da 20 anni. Mi conoscono e sanno come agisco. Conoscono il mio carattere e la mia esperienza. Io penso che hanno puntato molto sulla mia capacità professionale, e poi, naturalmente, anche sul fatto che io sono una donna. Dopo trenta anni ho raggiunto un alto livello di maturità professionale, e adesso vorrei provare a cambiare, e a fare qualcosa di per il mio territorio. Io vivo in un gioiellino di Cerveteri: vivo al Sasso. Sto dentro il borgo. E’ meraviglioso. Sarebbe meraviglioso. Ma vedere quelle strade sempre distrutte, o l’annoso problema del depuratore, per fare solo due esempi. Vedere la gente sempre più scontenta. Sapere che i miei figli se ne vogliono andare via perché non trovano i servizi di cui hanno bisogno. Tutti questo mi ha spinto ad accettare di provare a cambiare Cerveteri.”

Ramazzotti ha detto che nel centrodestra sono tutti colonnelli, e che le liste puntano solo a portare qualcuno al consiglio comunale. La scelta che hanno fatto con lei mi sembra che vada un po’ controcorrente rispetto a questo. Lei non appartiene a nessuna lista. Quindi lei rappresenta una scelta di compromesso

“Io non appartenevo a nessuna lista, anche se ne sto creando una mia. Tra l’altro mi hanno lasciato completa autonomia dall’inizio. A loro rischio e pericolo perché io non ho mai fatto politica. Sto scegliendo i componenti della mia lista autonomamente, di mia iniziativa.”

Lei si sta creando una sua lista?

“Si. Ho già dei candidati pronti, anche se nessuna delle cinque liste è stata ancora definita.”

Provarci vuole dire avere una possibilità di vincere, una strategia di vittoria. Perché è stata abbandonata quella, più sicura, di portare alle elezioni un centrodestra unito, e si è preferito, da parte di queste cinque liste, di fare una fuga in avanti e proporre un loro candidato, invece di cercare un compromesso tra tutti? La Pavin fino a poche settimane fa diceva che era tutto pronto e che il centrodestra poteva esprimere il suo candidato sindaco. Improvvisamente è uscita la candidatura di Delli Colli e poi la sua.

“Io sono subentrata dopo quell’accordo sulle liste, quindi non le saprei spiegare bene che cosa è successo, e i motivi che hanno condotto ad una mia candidatura. Non credo di saperle dare una risposta, ma le posso dire che siamo aperti ad eventuali, ulteriori, aggregazioni con altre liste. Non abbiamo una chiusura verso nessuno”

Quindi anche con Fratelli d’Italia, con Noi con Salvini, con Ridolfi e Galli?

“Con tutti. Con tutti quelli che saranno d’accordo con il nostro programma.

Anche con altre forze politiche di centrosinistra?

“Siamo aperti anche con loro.”

Lei ha avuto già qualche contatto? Io non ho sentito nessuna reazione da parte degli altri esponenti del centrodestra, mentre dopo la candidatura di Delli Colli avevo percepito qualche mugugno. Come interpreta questo silenzio?

“Io lo interpreto positivamente, anche se purtroppo i giochi sono più complicati di quello che sono le sensazioni. Per me c’è comunque una possibilità, e il tempo, per riallacciare le fila di una strategia di un centrodestra unito. L’importante è che ci sia una condivisione del programma che stiamo già elaborando”

Può anticiparmi qualche voce di questo programma?

“Per il momento abbiamo definito solo i macro argomenti. Sicuramente la riqualificazione e la sistemazione del territorio, a partire dalle strade e dagli edifici esistenti. Poi c’è la difficile questione delle spiagge e dei rifiuti. Altro nostro punto qualificante è l’attenzione alla legalità. Vogliamo migliorare i servizi puntando sulle categorie più disagiate: infanzia, adolescenza, anziani e le categorie svantaggiate a livello di handicap. Siamo tutti molto fermi su questi punti principali. Poi dobbiamo espanderli in un programma particolareggiato.”

Ha già ricevuto qualche telefona di qualche personaggio locale con “interessi” sul territorio?

“No. Di questi personaggi non ho sentito nessuno.”

Mi dica un motivo per cui i nostri concittadini dovrebbero votarla

“Per cambiare. La mia vita non è mai stata in politica, e non ho mai guadagnato con la politica. Dovrebbero votarmi per provare una persona che ha sempre lavorato per creare qualcosa, cercando, quando necessario, un accordo tra le varie parti. Mio marito dice sempre che io sono diplomatica ma nello stesso tempo ho grande buonsenso. Naturalmente senza volere cercare compromessi a tutti i costi, perché ci sono dei punti che devono rimanere fermi.”

Lei è un candidato donna. Come sarà la sua rappresentanza femminile? Cosa potrà significare per le donne di Cerveteri se venisse eletta una Sindaca donna?

“Sto cercando di mantenere un numero abbastanza elevato di donne nella mia lista. Ma non perché sono donne, ma perché sono persone che mi piacciono a livello personale e lavorativo. Sono tutte donne molto serie e molto preparate.”

Si aspetta quindi una risposta positiva dall’elettorato femminile, a prescindere dalla coalizione di appartenenza?

“Si. Ci conto molto perché è un’occasione. E’ un’occasione per fare finalmente vedere che cosa sappiamo fare noi donne.”

Ha esperienze amministrative?

“No. Ho avuto solo incarichi professionali per alcuni enti locali e municipalizzate.”