CAPITANERIA A CACCIA DI SCARICHI NEI FOSSI DI LADISPOLI E CERVETERI

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DRONI IN AZIONE PER SCOVARE LE SOSTANZE PROIBITE

di Emanuele Rossi

Sarà un fine anno all’insegna della lotta al degrado e alla ricerca di scarichi abusivi nei fiumi naturali di Ladispoli e anche Cerveteri. È una vera e propria task force quella della sede marittima della Capitaneria di Porto di LadispoliSan Nicola a caccia delle situazioni anomale con l’utilizzo di droni. I primi accertamenti erano stati avviati nel fosso Sanguinara, zona sud della città, dopo i lavori del Consorzio di Bonifica che ha rimosso la vegetazione e le canne sulle sponde.

Un’azione concreta per appurare la presenza di sostanze proibite che potrebbero compromettere l’ecosistema locale. Il volo aereo è iniziato nell’area Sanguinara che sfocia nel mare tra il lungomare centrale di via Regina Elena e quello di via Marina di Palo. Scene che non sono sfuggite ai pedoni e ai tanti automobilisti di passaggio.

La guardia costiera, coordinata dal comandante Cristian Vitale, ha già riscontrato la presenza di due punti sospetti interessati da sversamenti illeciti. Nell’ultimo periodo alcuni residenti avevano segnalato un odore nauseabondo. Compito delle autorità preposte ora sarà quello di valutare da dove provengano gli scarichi, se siano fognari magari relativi a qualche condotta abusiva oppure se arrivino da edifici o complessi abitativi senza le regolari strutture nel sottosuolo.

Si capirà meglio nei prossimi giorni. Le indagini di prevenzione ambientale dunque sono soltanto all’inizio e nei prossimi giorni si concentreranno anche sulle altre zone della città ladispolana, in particolar modo a nord in prossimità del fiume Vaccina i cui argini nei mesi scorsi, in via Cupello, erano stati già sottoposti a sequestro per consentire alla guardia costiera di svolgere tutti i rilievi del caso. Da lì scattò poi l’inchiesta della Procura di Civitavecchia che per inquinamento e gli sversamenti di liquami ha poi spedito cinque avvisi di garanzia al costruttore, al direttore dei lavori, a un funzionario comunale e a due dirigenti della municipalizzata.

Situazione comunque rientrata presto dal punto di vista strutturale dopo la realizzazione di un bypass per ovviare all’emergenza. Il drone anche in questo caso volerà a monte nel comune di Cerveteri non solo per verificare le condizioni dello stesso Vaccina ma anche in altri punti come sul fosso Zambra già monitorato in estate sempre dalla Capitaneria di porto che ha poi provveduto a porre i sigilli al depuratore di Campo di Mare gestito dal comune etrusco perché malfunzionante e successivamente dismesso.

Un caos esploso in piena stagione estiva con l’amministrazione comunale corsa ai ripari con un bypass per collegare l’impianto di via Navigatori etruschi a quello sulla via Aurelia. Grazie a queste iniziative di controllo e prevenzione, il litorale nord compie un passo avanti nella lotta contro l’inquinamento e nella promozione di un ambiente più sano e sostenibile.