CAOS ACQUA: COSA ACCADRÀ NEI COMPLESSI CONDOMINIALI?

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LA BOLLETTA SARÀ UNICA: L’AMMINISTRATORE DOVRÀ FARE I CALCOLI. SPETTA SEMPRE AL COMUNE INVECE GESTIRE LE FONTANELLE PUBBLICHE.

Il cambio dell’acqua dalla Flavia ad Acea, già avvenuto, non sarà indolore per i ladispolani che nei prossimi mesi, si vocifera, troveranno la “sorpresa” delle bollette aumentate. Come se non bastassero già quelle relative al gas e all’elettricità. Ma c’è un’altra questione che non è di poco conto in una città con moltissime palazzine e quindi alle prese con le utenze condominiali. Una vera e propria confusione con i nuovi contratti con i quali dovranno far fronte gli amministratori di condominio. Saranno infatti loro, una volta arrivata la bolletta, a dover ripartire le quote tra singoli appartamenti proprio in base al consumo e soprattutto di un contratto stipulato con la Flavia Servizi che si occupava dell’invio della bolletta ad ogni singolo inquilino. Ma lo scenario è destinato a cambiare. «La motivazione che ci ha fornito l’azienda – spiega Filippo Moretti, consigliere comunale di maggioranza di Ladispoli – è che i contatori singoli di solito si trovano in proprietà privata e loro non hanno le autorizzazioni per leggerli. Il contatore generale invece si troverebbe su suolo pubblico. Abbiamo obiettato il fatto che molti contatori generali si trovino su suolo privato. Immagino, dunque, si tratti di una scelta aziendale. Meno lavoro, meno bollettazione, quindi meno fatica». Il Comune ha già fatto richiesta per chiedere alla Spa di prendere in considerazione anche le singole utenze, come fatto fino ad oggi dalla municipalizzata. Ma al momento non sono arrivate risposte. Centinaia e centinaia di utenti intanto hanno aspettato la lettera da parte di Acea,

per confermare o eventualmente correggere i dati riportati, così da non avere spiacevoli sorprese all’arrivo della prima bolletta della nuova gestione. Peccato però che per molti utenti in condominio, la lettera di Acea non arriverà mai perché l’unica utenza presa in carico è il contatore generale del palazzo. Bolletta unica per tutti i condomini insomma, con l’amministratore di condominio – come detto prima – chiamato a fare i calcoli per consentire ad ognuno di pagare il suo consumo. Di conseguenza se qualche inquilino non dovesse poi pagare la sua quota, per non ritrovarsi con i rubinetti a secco in tutto lo stabile, gli altri condomini saranno costretti a sborsare la quota mancante per saldare il conto. Per quanto riguarda le altre gestioni, la società fornitrice del servizio idrico cittadino non ha inoltre preso in carico le fontanelle pubbliche sparse sul territorio comunale. Ad occuparsene sarà dunque l’amministrazione comunale. «È ovvio che il Comune continuerà a mantenere un filo diretto con Acea – aggiunge Moretti – per garantire tempestività di intervento ed efficienza nell’erogazione dei servizi agli utenti». È prevedibile un periodo di assestamento dovuto al “passaggio delle consegne.

Il nuovo gestore non ha preso in carico le casette dell’acqua dislocate sul territorio comunale. Una decisione che porterà, inevitabilmente, alla chiusura delle stesse. Stessa sorte è toccata anche alle caditoie delle acque piovane. Queste, però, continueranno ad essere gestite dal Comune. E intanto ha chiuso pure lo sportello utenti del servizio idrico, ex Flavia Servizi.