RETROCESSIONE PER I ROSSOBLÙ CHE TORNANO IN PROMOZIONE DOPO 14 ANNI. GLI ETRUSCHI COSTRETTI AI PLAYOUT.
Ha provato la risalita miracolosa ma poi il Ladispoli è sprofondato all’inferno. Un’annata storta, nonostante il cambio di proprietà. I rossoblù si erano arresi già al Tamagnini, nel derby col Civitavecchia ma hanno perso anche le ultime due con Luiss e Fiumicino ed è arrivata la retrocessione in Promozione.
L’ultima volta in questa categoria fu 14 anni fa quando sulla panchina sedeva mister Galli. Poi anni tante soddisfazioni sotto la guida di patron Umberto Paris culminate con il salto in Serie D a giugno del 2018. L’uomo della cavalcata straordinaria era Pietro Bosco, attuale allenatore. Due anni in Interregionale, poi la pandemia a rovinare tutti i piani e a bloccare i campionati con la squadra nuovamente in Eccellenza. Anni difficili, il cambio societario da Paris a Fioravanti, due salvezze ottenute agli spareggi contro Cerveteri e Villalba, un altro passaggio di proprietà ad agosto 2024 alla famiglia Di Renzo, fino ad arrivare al capitombolo attuale.
La testa ormai è alla prossima stagione dopo un’annata fallimentare condita anche dalle retrocessioni di alcune squadre giovanili. E il primo rebus da risolvere è quello dell’allenatore. Non è più un segreto. Pietro Bosco, per la sua permanenza in panchina, avrebbe chiesto dei rinforzi, almeno tre importanti, uno per reparto senza che l’attuale rosa sia smantellata. Da ladispolano il mister ha le idee chiare sul futuro e resterà solo se il Ladispoli lotterà per un campionato da vertice per tornare subito in Eccellenza. Con la società un primo incontro c’è stato subito dopo il match con il Civitavecchia.
I tifosi vogliono chiarezza e, Bosco o non Bosco, sognano almeno un Ladispoli in grado di competere per i primi posti. Al momento il presidente non si sbilancia rinviando qualsiasi discorso. La dirigenza punterà sui giovani anche per la Juniores Elite mantenuta, pur se a fatica, vincendo prima sul campo lo spareggio contro il Cerveteri e poi fuori dal rettangolo verde il ricorso al giudice sportivo che di fatto ha dimezzato le squalifiche per la rissa finale, ristabilendo i punti necessari per evitare la retrocessione. Difficile invece il discorso relativo al ripescaggio. La piazza rossoblù lo auspicherebbe pure ma davanti all’Academy Ladispoli ci sono almeno altre due squadre che dovranno pure affrontare i playout.
Il Cerveteri ancora in lotta. Gli etruschi dovranno ancora affrontare due giornate ma i playout di Promozione sono inevitabili. E ultimamente non è che gli spareggi siano andati sempre bene ai cerveterani ripescati lo scorso anno per il rotto della cuffia. Domenica trasferte delicata a Pianoscarano e poi derby importante al Galli contro il Santa Marinella. Più si ottengono punti e più c’è la speranza di avere dei vantaggi nello scontro playout. Nel frattempo patron Andrea Lupi ha smentito pubblicamente le voci di un possibile cambio di testimone del club.