Bonus Pc, come, quando e perchè

0
1216
bonus Pc

Piano voucher per la connettività in banda ultra larga per famiglie con Isee fino a 50.000 euro e imprese. Il Bonus pc e internet 2020 è un investimento ai fini della digitalizzazione del Paese. 

Bonus Pc. L’obiettivo della misura è quello di promuovere e incentivare la domanda di servizi di connettività a banda ultralarga (NGA e VHCN) in tutte le aree del Paese, allo scopo di ampliare il numero di famiglie e di imprese che usufruiscono di servizio digitali utilizzando reti ad alta velocità ad almeno 30Mbit/s.

Premessa. Leggendo Bonus Pc, si potrebbe pensare che sia un aiuto rivolto ad alleggerire le famiglie dalla spesa aggiuntiva ( in connettività e apparecchi quali pc e tablet), in vista della didattica a distanza decisa dal governo per i figli o per chi lavora da casa. Il testo necessita di una lettura approfondita. Sostegno che si rivela necessario nel contesto delle esigenze emerse al seguito dell’emergenza Covid-19, ma che non sembra essere l’obiettivo per cui nasce Bonus Pc. Lo dimostrano le modalità per riceverlo e ciò che offre.

L’intervento sarà operativo dal 20 settembre 2020, giorno nel quale sarà possibile fare richiesta sulla piattaforma INFRATEL ITALIA. L’agevolazione – si legge – ha la forma di un rimborso ed è erogata tramite il sistema dei voucher.  Lo sconto, che viene concesso a fronte dei costi sostenuti per usufruire di connessioni internet e per acquistare tablet e personal computer, ha un valore compreso tra 200 e 500 euro.

Per le famiglie meno abbienti, fascia ISEE fino a 20.000 euro, prive del tutto di servizi di connettività, ovvero con servizi di connettività inferiore a 30 Mbit/s, sarà erogato un voucher per il passaggio alla migliore connettività disponibile presso l’abitazione. Detto bonus sarebbe pari a 500 euro. Tale somma va ripartita: 200 euro per coprire i costi delle connessioni internet e 300 euro per l’acquisto di pc o tablet; Sul sito www.infralelitalia.it si trova l’intera documentazione.

Da una prima lettura sembrerebbe che, chi è già in possesso di una connessione, anche soddisfatto del servizio, e necessiterebbe solo di un Pc dovrà comunque rivedere il contratto in essere e passare alla banda ultralarga. Se sprovvisti di un contratto, sarà invitato a farlo. Particolare attenzione è stata posta proprio all’offerta e alla domanda di connettività in Italia. In coerenza con l’obiettivo della misura.

Una capillare mappatura di ogni numero civico sul territorio, infatti, è stata effettuata dal MISE nel 2019, con il supporto degli operatori presenti sul territorio ai quali è stato richiesto di descrivere le caratteristiche delle loro reti. Rilevante l’incidenza di utenze, circa 8 milioni, che si avvalgono della banda larga di base ( inferiore a 30 Mbit/s) e delle unità immobliari nelle quali gli utenti non dispongono di alcun abbonamento di rete broadband fissa. É per cambiare tale situazione che nasce l’incentivo.

Il nostro Paese risulta al 17° posto in Europa per percentuale di famiglie con abbonamento di rete fissa ad almeno 100Mbit/s, con un incremento di 4 punti nell’ultimo anno (dal 9% al 13%), in ritardo rispetto alla media europea (26%). L’intero studio è scaricabile dal sito Infratel Italia.
Si recupera il ritardo. L’emergenza sanitaria, ma sopratutto le misure anti-covid adottate, sembrano arrivare al momento giusto, dunque.