Aterosclerosi… Un cuore di pietra!

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di Filippo Tortorici
Nel processo di invecchiamento inevitabilmente il nostro corpo perde di elasticità. Ce ne accorgiamo osservando come si piega un anziano nel prendere un oggetto da terra o la difficoltà che incontra nel camminare.
Questo processo di invecchiamento però non riguarda solo i nostri muscoli ed i nostri tendini; il processo coinvolge anche i nostri vasi sanguigni e il nostro cuore. Ecco così che, effettuando un ecodoppler dei tronchi sovraortici, i medici ci parlano di occlusione, più o meno grave, delle nostre carotidi.
Un’occlusione dovuta alla deposizione nella parte interna delle arterie, costituita da endotelio, di aggregati costituiti da grasso, piastrine e macrofagi, che altro non sono che un tipo di globuli bianchi. Così quando il nostro “cuore diventa di pietra”, insieme alle arterie, un primo effetto che notiamo è quello dell’innalzamento della pressione sistolica ovvero la massima aumenta significativamente mentre la minima spesso rimane normale.
Questo perchè le arterie perdono di elasticità e non riescono più ad ammortizzare la pressione sanguigna nel momento in cui il nostro cuore si contrae.Un fenomeno che la medicina tratta utilizzando farmaci antiipertensivi, antiaggreganti e in alcuni casi i diuretici.
Ma la medicina omeopatica che ci dice?
Esiste un prodotto sorprendente: l’Aurum metallicum! Il rimedio è capace di contrastare l’ateromatosi in modo significativo, riducendo anche fenomeni di angina ovvero quegli spasmi coronarici che si avvertono a livello toracico, retrosternale, spesso sotto sforzo.
Consiglio di parlarne con il vostro cardiologo, ovviamente non sospendendo nel frattempo alcuna terapia in corso.
Con il suo aiuto otterrete dei risultati insperati!
Omeopatia…che meraviglia!