ARRIVA IN SALA UN NUOVO MORETTI

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tre Piani

UNICO FILM ITALIANO IN CONCORSO A CANNES VENT’ANNI DOPO LA PALMA D’ORO PER “LA STANZA DEL FIGLIO”, È UNA COPRODUZIONE CON RAI CINEMA.

di Barbara Civinini

Addio al Moretti del barattolone di Nutella di “Bianca”, e della Roma percorsa in Vespa di “Caro diario” – da cui nascerà il logo della sua Sacher Film – che amava raccontarsi ancora pieno d’illusioni. Oggi Moretti preferisce occuparsi delle vite degli altri e lo fa ricavando il soggetto dal recente romanzo “Tre piani” di Eshkol Nevo, scrittore nato a Gerusalemme e che ha girato il mondo assorbendo tante culture. Insomma, siamo al giro di boa.
Il film, come nella “Stanza del figlio”, ruota intorno al tema del dolore, allontanandosi però dalle sue consuete corde. Affronta temi universali come la colpa, le conseguenze delle nostre scelte, la giustizia, la responsabilità dell’essere genitori, spiega lo stesso regista. La trama attingere alla quotidianità di tre famiglie distribuite in tre piani di uno stesso palazzo, che trasloca da Tel Aviv a Roma, nel quartiere Prati. Ogni piano ha una famiglia con la sua storia.
Un incidente nella notte travolge una passante e schianta il muro dello stabile sconvolgendo le vite delle tre famiglie. Andrea, il figlio del giudice dell’ultimo piano, Vittorio, ha ucciso la donna e chiede aiuto ai genitori, ma il padre pensa che debba essere giudicato per quello che ha fatto. E qui esplode la tensione. Insomma una trama piuttosto articolata rispetto al passato, quando il regista preferiva puntare sulle singole scene, e che adesso invece prende corpo nel mosaico delle vite condominiali che s’intrecciano e si sovrappongono, osservate nella loro intimità. Dunque un interno che viene raccontato soprattutto attraverso il rapporto della famiglia con il mondo dei giovani, che il regista ha sempre amato e anzi spesso ha raccontato in prima persona come giovane che non vuole separarsi da quella generazione.

La pellicola già pronta da oltre un anno, è rimasta bloccata dalla pandemia anche perché Moretti ha preferito non cedere alle lusinghe economiche delle piattaforme. Io rimango felicemente ancorato ai film al cinema anzitutto come spettatore, non riesco a farne a meno, ha detto Moretti in veste di regista, produttore e attore accanto a Margherita Buy, la sua attrice preferita. Fra gli altri interpreti del film ci sono Alba Rohrwacher, Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini e Stefano Dionisi. In un momento in cui si parla molto di cosa lasceremo ai nostri figli in termini ecologici, si parla poco di cosa lasceremo loro in termini etici e morali, spiega il regista. Ogni gesto che noi compiamo anche nell’intimità delle nostre case ha conseguenze che si ripercuoteranno sulle generazioni future. Di questo ognuno di noi deve essere consapevole e responsabile: le nostre azioni sono quello che noi lasciamo in eredità a chi viene dopo di noi. Il film, prosegue, è un invito ad aprirsi al mondo esterno che riempie le nostre strade, fuori dalle nostre case. Ora sta a noi non rinchiuderci nuovamente nei nostri tre piani.
La pellicola è coprodotta da Sacher film, Fandango e Le Pacte con RAI Cinema.