L’ultimo film del regista romano Paolo Genovese, che propone un viaggio nei sentimenti di coppia. Accanto ai due protagonisti, Edoardo Leo e Pilar Fogliati, ci sono, fra gli altri, Claudia Pandolfi, Claudio Santamaria e Marco Giallini.
di Barbara Civinini
Come abitiamo la nostra pelle e chi comanda veramente dentro e fuori di noi? Se lo domanda il pluripremiato regista Paolo Genovese, campione d’incassi, nel suo ultimo film, “FolleMente”, arrivato sul grande schermo in questi giorni, una sorta di “Inside Out” all’italiana.

La vera protagonista, infatti, è la nostra mente, un posto molto affollato, con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro: razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Il 14° film del regista romano, che ha curato oltre al soggetto anche la sceneggiatura, arriva dopo tanti successi, apprezzati in particolare dal grande pubblico, come “La famiglia perfetta”, ”Tutta colpa di Freud”e “Perfetti sconosciuti”.

“FolleMente” è la storia del primo appuntamento, tra Piero (Edoardo Leo) e Lara (Pilar Fogliati), una commedia divertente che ci fa entrare nei pensieri misteriosi dei due protagonisti. Le varie personalità prendono corpo e voce: le vedremo discutere, litigare, gioire e commuoversi per cercare di avere il sopravvento e prendere la decisione finale. Si tratta del primo abboccamento, una delle avventure più affascinanti, che è anche l’incontro fra due mondi diversi. Lara, ha 35 anni circa, è simpatica, creativa e indipendente. E’ passata attraverso innamoramenti e delusioni e come donna è insicura al primo rendez-vous. Piero, quarantino, ha avuto la solita vita complicata e il suo futuro è incerto. Ha rinunciato al derby per un invito a cena con Lara, appena conosciuta.

Dietro la semplicità apparente della storia si nascondono le domande di fondo che si pone il regista, quasi alla boa dei 60: Quante personalità abbiamo? Con quanti aspetti del nostro carattere dobbiamo fare i conti quando prendiamo una decisione? E quanti scontri avvengono nella nostra mente quando questa decisone è scomoda, complicata, destabilizzante o rischiosa? E’ questo il punto di partenza della commedia – spiega Paolo Genovese – che vuole indagare e raccontare le conflittualità che abbiamo nell’affrontare le decisioni della vita e soprattutto quelle che la possono rendere meravigliosa o insopportabile: ovvero quelle sentimentali. Insomma, una trama apparentemente classica e scontata, cela un punto di vista nuovo e inesplorato: l’interno della mente dei due protagonisti, rimarca il regista.

La bottiglia buona, il piatto forte, l’imbarazzo, e poi quello che conta è prendere la decisione giusta. E il film ci farà vedere come si formano i pensieri e le emozioni, quel meccanismo complesso e misterioso che genera le nostre azioni. Le varie personalità scandagliate dal regista hanno anche un luogo simbolico per incontrasi e scontrasi, una sorta di stanza segreta immaginaria affollata di ricordi, immagini e vissuto.
Il film, costato circa otto milioni di euro, è prodotto da Lotus Production, una società Leone Film Group, in collaborazione con Rai Cinema e Disney+, con il supporto di Vice Pictures e distribuito da 01.