Arriva al cinema “Come fratelli”

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L’ultimo film di Antonio Padovan.

di Barbara Civinini

La famiglia è la patria del cuore”, affermava Giuseppe Mazzini. Ed è proprio questa patria che i protagonisti del nuovo film del giovane regista Antonio Padovan, “Come fratelli”, cercano di costruire e difendere a tutti i costi, nonostante un destino perverso.

La storia è una di quelle dolorose che affollano i fatti di cronaca tutti i giorni. Due amiche inseparabili (Ludovica Martino e Paola Buratto), a cui il destino regala la gioia di una gravidanza vissuta insieme, sono strappate alla vita da un tragico incidente. I loro mariti, incapaci di affrontare da soli il dolore e la sfida di essere padri e vedovi, decidono di allearsi e aiutarsi a vicenda per crescere i figli: nasce così una nuova famiglia, certo anomala, ma sorprendentemente affiatata e pronta a sfidare ogni pregiudizio.

Un equilibrio inaspettato, destinato però a essere messo in discussione quando un’altra donna entra nell’equazione. Ai due neopadri, accomunati dalla disgrazia, prestano il volto due giovani beniamini del pubblico, Pierpaolo Spollon (Alessandro), il tenero medico diversamente abile di “Doc, nelle tue mani” e Francesco Centorame (Giorgio) che ha esordito in TV nel 2016 con la serie di Rai Gulp “Maggie & Bianca Fashion Friends”.

La famiglia “diversa” di Alessandro e Giorgio, sullo sfondo di una Treviso romantica, città particolarmente cara al regista quarantino, nato a Venezia ma cresciuto a Conegliano, è il nodo centrale del film.

Padovan però non intende fare ideologia con un tema molto importante come questo. Intervistato da “Il Corriere del Veneto”, afferma di aver voluto fare un film in cui tutto fosse naturale. “Famiglia” per me è la relazione con le persone che ti fanno stare bene, ha aggiunto. “Come fratelli”, spiega il regista, è un film semplice, che cerca di interrogarsi sul concetto di famiglia senza scorciatoie o perbenismi, ma sforzandosi di restare sempre aderente alle emozioni che vivono i suoi protagonisti, due ragazzi costretti dalla vita a diventare uomini troppo in fretta. Osservandoli con affetto mentre cercano di tenere a galla la propria vita e quella dei loro figli, il film mette in scena due uomini sempre più inediti nel mondo del cinema moderno.

Il film, realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Veneto, è una produzione Pepito con rai Cinema. E’ stato presentato in anteprima al Festival di Taormina, fuori concorso.