ANIMALI IN CITTÀ

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Arriva l’XI Rapporto di Legambiente, che in città fotografa una situazione poco brillante per i nostri amici a quattro zampe. Al questionario ha risposto, in modo completo, solo il 12,5% delle Amministrazioni  Comunali interpellate.

Quanti sono gli animali che vivono in città, chi garantisce il loro benessere e come vengono accuditi? Legambiente ha fatto il punto della situazione con il suo XI Rapporto: “Animali in città”. Lo studio – fatto con il patrocino di alcuni importanti enti, fra cui ANCI, Conferenza delle Province e delle Regioni Autonome e Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani – ha preso in considerazione sia le Amministrazioni Comunali che le Aziende Sanitarie.

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Per le Amministrazioni Comunali sono state individuate 4 macroaree – quadro normativo, rapporto risorse e risultati, organizzazione e servizi disponibili, controlli e loro efficacia – per un totale di 36 indicatori. Per le Aziende Sanitarie locali invece sono state individuate 3 macroaree con un totale di 25 indicatori.  Al questionario inviato da Legambiente, però, ha risposto in modo completo solo il 12,5% delle Amministrazioni contrattate, mentre per le Aziende Sanitarie le risposte sono arrivate solo da 42, cioè il 37,5% delle strutture interpellate.

Teoricamente – afferma l’XI Rapporto Legambiente – più di un terzo dei Comuni e tre quarti delle Aziende Sanitarie dovrebbero essere in condizioni di dare adeguate risposte alle esigenze dei cittadini e dei nostri amici pelosi, piumosi o squamati, invece, ancor oggi poco meno di una su tre (il 30,8%) delle Amministrazioni Comunali raggiunge una performance almeno sufficiente, mentre più di quattro su cinque (l’85,7%) delle Aziende Sanitarie fa lo stesso. Il resto in larga parte non risponde (circa nove Comuni su dieci e una su tre Aziende Sanitarie) oppure mostra una performance da insufficiente in giù (fino a pessima).

Anagrafe animali d’affezione come desunta dalle anagrafi territoriali in data 30/10/2022. Cani per cittadino. Dati popolazione umana ISTAT – XI Rapporto Legambiente “Animali in città”

La gran parte dei costi attuali è assorbita nella gestione dei cani presso i canili rifugio, strutture indispensabili nel modello attuale, ma oggettivamente fallimentari rispetto a obiettivi credibili tanto di benessere animale che di contenimento dei costi a carico delle pubbliche amministrazioni, sottolinea l’organizzazione del cigno verde.  I Comuni dichiarano di spendere il 61,9% del bilancio destinato al settore per la gestione dei canili rifugio – rivela il Rapporto – ossia circa 105.880.602,30 di euro della spesa stimata per il 2021 sono stati destinati ai soli canili rifugio.

Ancora meno brillante la situazione delle colonie feline. Solo il 29,7% dei Comuni dichiara di monitorare le colonie feline presenti nel proprio territorio e da questi monitoraggi risulterebbero ben 10.805 colonie, con oltre 93.419 gatti e 8.237 cittadini impegnati. Mentre oltre il 97% delle Aziende Sanitarie dichiara di monitorare le colonie feline presenti nel proprio territorio e da questi monitoraggi risulterebbero 20.771 colonie seguite, mentre, nelle stesse Aziende Sanitarie, risultano registrate ben 53.495 colonie per 338.985 gatti e 25.114 cittadini incaricati.

Anagrafe-gatti-XI Rapporto Legambiente “Animali in città”

Da ultimo il Rapporto non manca di rilevare come, negli ultimi 40 anni, le popolazioni di cani e gatti sono state lasciate crescere, senza alcuna pianificazione e programmazione e, secondo le diverse stime esistenti, risultano triplicate o quadruplicate. Da alcuni milioni di animali siamo giunti a decine di milioni di animali presenti nelle case degli italiani. È quindi estremamente urgente, sottolinea Legambiente, una strategia complessiva che affronti, anche per le altre specie da compagnia, il tema dell’anagrafe unica e delle agevolazioni per il controllo demografico delle popolazioni animali. Alle esperienze dei Comuni e delle Aziende Sanitarie che hanno realizzato le performance migliori è andato il premio “Animali in città” di Legambiente.

Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com