Ancora emergenza tamponi a Cerveteri

0
863
tamponi

Su una popolazione vicina ai 40mila residenti non può certo bastare un unico servizio nel centro storico.

Alessandro Magnani, consigliere comunale: “Già una settimana fa i giornali locali avevano ripreso la mia ultima dichiarazione sul grande ritardo con il quale si sta muovendo il Comune di Cerveteri, rispetto all’esigenza di assicurare ai cittadini il servizio tamponi nelle farmacie comunali, e sul fatto che forse qualcosa si stava muovendo, nel centro città. Pochi giorni dopo ha aperto il centro tamponi di piazza Risorgimento.
Ma sono due mesi ormai stiamo spronando questa amministrazione immobile a trovare delle soluzioni, da due mesi i cittadini stanno chiedendo il servizio.
Nel consiglio comunale del 27 settembre il Sindaco aveva dato una non-risposta alla mia interrogazione al riguardo, affermando che capiva il disagio e che gli dispiaceva tanto, ma proprio non si riusciva a trovare una soluzione percorribile.
E invece il pressing, anche sulla stampa, i cittadini che si sono attivati con una raccolta firme e, comunque, l’evidente malcontento che sta serpeggiando con l’estensione dell’obbligo del green pass anche per lavorare, con l’aggiunta di tutte le difficoltà per ottenerlo nel nostro territorio, hanno fatto uscire dal cilindro il centro tamponi di piazza Risorgimento.
Quindi si poteva fare. Ma ovviamente non basta. In un Comune vasto come questo, su una popolazione vicina ai quarantamila residenti, con almeno altre quattro popolose frazioni da servire oltre a Cerveteri città, come l’area da Furbara al Sasso, Marina di Cerveteri, Valcanneto e Borgo San Martino, non può certo bastare un unico servizio nel centro storico.
E infatti già si sono palesate le prime prevedibili difficoltà nella gestione delle richieste, che la buona volontà degli operatori sta cercando di migliorare.
Quindi, caro Sindaco, abbiamo notato la velocità supersonica con la quale l’apertura dell’unico centro tamponi comunale sia balzato ripetutamente agli onori delle cronache televisive nazionali, ma il suo lavoro non può fermarsi qui.
Ci sono spazi ampi e adatti allo scopo, come ad esempio quello dove si trova la Farmacia di Due Casette, a piazza Nazareno Pagliuca. Spieghi ai cittadini  perchè non è possibile utilizzarla.
Siamo impazienti di vederla di nuovo in tv ad annunciare di avere aperto altri centri a prezzi calmierati per consentire a tutti i cittadini di accedere al servizio come è loro diritto, senza dover fare i salti mortali.
Saremo ad applaudirla, perché per lei contano le medaglie, invece per noi il risultato”.