INDAGANO LE ZOOFILE DI FAREAMBIENTE. I PASTORI MAREMMANI GETTATI TRA I RIFIUTI COME SPAZZATURA
Quello dell’abbandono dei cani è un tema
che entra sempre di più nei cuori della gente.

L’ultimo episodio nella periferia di Cerveteri, di cuori, ne ha spezzati molti, perché dei 10 cuccioli gettati tra la spazzatura uno, purtroppo, non ce l’ha fatta. Gli altri nove sono vivi per miracolo soltanto grazie al provvidenziale intervento delle guardie ecozoofile. Si tratta comunque di uno dei tanti registrati negli ultimi anni nella città etrusca dove è facile sbarazzarsi degli animali, di notte, lontani dagli occhi indiscreti e spesso è toccato proprio a maremmani o anche a segugi. Così qualcuno ha chiuso in un sacco
i piccoli pastori maremmani, con pochi giorni di vita, e li ha buttati in una zona lontana dal centro abitato.
Si è poi dileguato come se nulla fosse. Quei cuccioletti hanno guaito, hanno sofferto, uno è morto soffocato, gli altri per poco. «I nostri agenti – sostiene il gruppo di Fareambiente Cerveteri – li hanno trovati dopo una segnalazione arrivata da alcuni operai che non hanno voltato lo sguardo dall’altra parte. Uno dei 10 cagnolini, purtroppo, non ce l’ha fatta. Gli altri gettati tra i rifiuti, come fossero stracci da buttare via, in qualche modo possiamo dire che sono salvi ma il loro stato di salute era disperato».
Non c’era un solo minuto da perdere e infatti il trasporto d’urgenza è stato immediato affinché ricevessero le cure sanitarie in una clinica specializzata della zona. «Davanti a quei corpi tremanti – aggiungono i volontari cerveterani – e a quegli occhi impauriti non si può restare indifferenti. Sono stati compiuti tutti gli atti al fine di informare l’Autorità Giudiziaria, ma il nostro lavoro non finisce e non si ferma qui. Continueremo a svolgere i passi necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per assicurare alla giustizia chi ha commesso questo atto di crudeltà. Questi non è solo il nostro compito come Guardie Zoofile: è un dovere morale, civile e umano».
Le zoofile avrebbero già dei sospetti. «Proprio per questo – risponde Fabio Di Matteo, uno dei referenti di Fareambiente – non diremo al momento dove è stata ritrovata la cucciolata. Ma possiamo garantire che il nostro impegno è massimo per cercare di trovare il colpevole o i colpevoli. Tante volte sono stati compiuti questi gesti, è ora di dire basta». L’impressione, a differenza del passato, è che qualche elemento ci sia dal punto di vista investigativo. I cittadini si ribellano. La notizia, inevitabilmente, ha infiammato gli animi sui social. «Distrutti nel corpo e nell’anima colpevole di essere venuti al mondo: anime belle ce la farete e troverete l’amore che vi è stato negato», è il commento di Anita. E c’è chi nell’area del ritrovamento si mette sulle tracce dei possibili responsabili. «Quello che ci domandiamo è quanti ce ne saranno, in zona, di pastori con femmine in lattazione e senza cuccioli?», si interroga Gloria.




























































