Chi ama il territorio legga “Ladispoli, un lungo viaggio nel tempo”

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“Leggere un libro sulla storia della città è sempre una buona occasione per approfondire la conoscenza così come ho fatto con gli altri libri su Ladispoli, e porgo un ringraziamento nei confronti degli autori”. Parola del Sindaco Alessandro Grando testimone attento della laboriosa e intensa  presentazione del primo dei due  volumi “Ladispoli un lungo viaggio nel tempo.”Un lavoro frutto di  ricerca certosina negli archivi e nella memoria storica ad opera di  Luana Bedin, Amico Gandini, Nardino D’Alessio, Marco Di Marzio (Editore CISU) e patrocinato dal Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo. Come annunciato la presentazione si è svolta giovedi pomeriggio in Comune nell’Aula Consiliare Fausto Ceraolo. Aula strapiena di un pubblico composito tra volti noti della politica, tra i quali l’ex Sindaco Crescenzo Paliotta autore – rammentiamo  – del testo “Ladispoli immagini e racconti tra Caravaggio e Vanvitelli, D’Annunzio e Rossellini, e tanti cittadini che hanno raccolto l’invito. Chaperon del “viaggio nel tempo” per immagini su maxischermo e prosa un esponente storico della ribalta ladispolana come Amico Gandini, coadiuvato da una speaker d’eccezione, la Direttrice della Biblioteca Comunale Marina Panunzi che al microfono ha letto alcuni passi di questo libro che nelle intenzioni degli autori è destinato soprattutto ai “giovani per avere una visione più allargata della città”. E la prima visione risale a oltre 3000 anni fa, “dalle colline al mare con la nascita della civiltà della palude”, o forse per meglio dire lacustre di tipo villanoviano, poi a cavallo nei secoli  fino all’attualità con una carrellata sui protagonisti dell’evoluzione del territorio.

Nel racconto c’è chi, suscitando lo stupore degli astanti,  esce dal mito ladispolano ridimensionato: è il caso del principe Ladislao Odescalchi “ il Fondatore” che, stando al progetto riportato e completo di planimetria,  più che a una città vera e propria pensava a un luogo di villeggiatura alto borghese offrendo in vendita diversi lotti di terreno affacciati sul mare. A quanto pare però il business non diede i frutti sperati. Ladispoli si sviluppò comunque e all’inizio fu terra di pionieri “..La malaria era endemica, l’assistenza sanitaria sul luogo inesistente, così come la Scuola e la Chiesa. Essi, a differenza del Fondatore non si arresero e rimasero divenendo così il seme della città futura.” Braccianti, poi arrivarono i pescatori da Pozzuoli, piccoli imprenditori e artigiani si cimentavano, ma soprattutto Ladispoli accoglieva, dava ospitalità a chiunque volesse insediarsi dando vita ad un processo di sviluppo parallelo alla crescita del sentimento di appartenenza. E giunse anche il momento dell’autonomia, del distacco da Cerveteri. Questo il ricordo di chi visse la svolta storica e partecipò: “Il primo Consiglio Comunale del Comune di Ladispoli si tenne il 10 gennaio del 1973. Era una sera mite, come spesso accade in questa nostra terra affacciata sul mare ed abbracciata alle spalle dalle colline dove l’inverno inizia tardi e, spesso, se ne va prima quasi inavvertito. Sembrava che anche il tempo volesse dare il suo contributo ad un evento che era per tutti una festa, consentendo a tantissima gente di sostare, a lungo e in piedi, all’esterno della sala consiliare ricavata nello stanzone a piano terra dello stabile di via Napoli dove si era insediato il Comune. Nel locale, angusto e disadorno, erano stati collocati tre banconi: due, uno sotto l’altro e, di fronte ad essi, il terzo dove, al centro, spiccava una poltrona ricoperta di velluto verde destinata al futuro Sindaco.” Che fu Fausto Ceraolo, il primo, un “non politico” che ebbe i voti di tutti e paladino della “politica del buon senso”. Al tavolo, presieduto da Daniele Leodori Presidente del Consiglio Regionale Lazio, erano presenti oltre agli autori e al Sindaco Grando, il senatore Bruno Astorre e Enzo Colamartini Editore CISU. E’ intervenuta anche la Presidente del Consiglio Comunale di Fiumicino, Michela Califano che ha portato il saluto della cittadina confinante con il comprensorio di Ladispoli, sottolineando le affinità territoriali.

                                                                                                               Carla Zironi