Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa redatto da Raffaele Cavaliere, Diego Corrao e Roberto Magri.
Dopo l’ulteriore e consistente “perdita d’acqua” evidenziata in data 03.07.2024 dalla stampa peraltro con in corso l ‘Ordinanza n.72 del 01 Luglio 2024, relativa anche la chiusura nella giornata di mercoledì 3 luglio u.s. degli uffici pubblici e delle scuole di ogni ordine e grado, emessa dalla P.A. di Ladispoli, i Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, evidenziano quanto segue.
Appare che:
1. la predetta Ordinanza sia stata motivata “per consentire la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria volti a migliorare l’efficienza del servizio, in tutto il territorio comunale di Ladispoli, ad esclusione del quadrante Monteroni, sarà effettuata una sospensione del flusso idrico dalle ore 22:00 del 02/07/ 2024 alle ore 21:00 del 03/07/2024” e, da quanto appare risultare in Ladispoli dai c.d. “social”, in numerosi casi “senza togliere 10 minuti l’acqua bene prezioso da sempre” e, quindi molto bene, anche se i cittadini avevano provveduto a farsi la relativa “scorta d’acqua” per fare fronte alla situazione de quo.
2. In data odierna 04.07.2024 apprendiamo, sempre dalla stampa, due articoli d’interesse pubblicati col titolo “Acea contro lo spreco di acqua” a pagina 16 di un noto quotidiano e “Assemblea nazionale Anbi Tredici miliardi per l’acqua” a pagina 3 di un ulteriore noto quotidiano.
Domani, decorre 1 anno, ovvero in data 05.07.2023 un noto quotidiano ci pubblicava uno dei nostri comunicati stampa col titolo “Acqua, cittadini di serie A e di serie B, il limite delle presunte tariffe sociali”, uno fra i tanti dei nostri comunicati stampa, circa 60, finora pubblicati saggiamente dalla stampa, di cui l’ ultimo in data 14.06.2024 dal titolo “ACEA ATO2, tutti si lavano le mani!”, ove sono evidenziati e documentati, tra l’altro, anche i c.d. flussi finanziari ricevuti dal Nuovo Gestore Idrico Integrato, riconducibili alla BEI, per investimenti a supporto nel servizio idrico integrato della Città metropolitana di Roma nei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile, di fognatura e depurazione, nonché per migliorare la qualità e resilienza del servizio idrico.
Purtroppo, per quanto riguarda la nostra Città di Ladispoli, non ci risulta su Fonti Aperte che sia in funzione/presente un normale sito web dell’Ente Locale che descriva sufficientemente tutta la struttura fin dalla sua realizzazione (condotte idriche, fognatura ed impianto depurazione), corredato dalle relative manutenzioni ordinarie e straordinarie, fino al 29.09.2022, perché dal 30.09.2022 vi è stato il noto passaggio da Flavia Servizi S.r.l. al Nuovo Gestore Idrico Integrato Acea ATO 2 S.p.A..
Concludendo, non possiamo escludere verosimilmente, che il primo punto di partenza più saggio per la Città di Ladispoli, sia “mappare nella sua interezza tutta la struttura” ricercando tutte le perdite d’acqua (aspetto che andava fatto quanto meno dal 30.09.2022), al fine di avere da un lato un quadro completo dello stato in cui versa “il tutto”, per poi conseguentemente proporre al Nuovo Gestore Idrico Integrato gli “investimenti strutturali necessari” facendo leva, possibilmente, ci auguriamo (visti anche i tre pozzi in dotazione), sul prezzo finale dell’ acqua e relativa depurazione, all’utente finale che, peraltro, “non ha nessuna responsabilità sulla gestione de quo” seppur paga dal 30.09.2022 esose bollette dell’acqua nonostante le copiose perdite d’acqua presenti in loco e documentate soventemente dalla stampa.
Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia così come previsto all’art. 118, comm.4, della Costituzione italiana.
Ricordiamo ai lettori che i Sindaci, i Consiglieri Comunali, i Segretari Generali, nonché le altre figure istituzionali sono considerati “pubblici ufficiali” e che la gestione dell’acqua pubblica, fatta da una “municipalizzata” multinazionale, comunque dovrebbe essere gestita ai sensi dell’art.97 della nostra Costituzione della Repubblica Italiana e, non appare sia possibile, che non si sappia il piano d’ambito previsto dall’art. 149 TUA atteso che la tariffa del servizio idrico è prevista dall’art. 154 del TUA che, peraltro, al comma 5 recita: “ la tariffa è applicata dai soggetti gestori, nei rispetto della convenzione e del relativo disciplinare.”
Roberto Magri Raffaele Cavaliere Diego Corrao