ALLA RICERCA DELL’EQUILIBRIO CON IL SUP: UN NUOVO STILE DI VITA A CERVETERI E LADISPOLI

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LA CAMPIONESSA ROBERTA MARIANI: «QUESTO SPORT MI HA DATO TANTO E OGGI LA MIA MISSIONE È RESTITUIRE».

Le gare ufficiali, lo yoga, le lunghe passeggiate sulla costa. E poi le lezioni degli studenti sempre più protagonista sulla tavola alla ricerca dell’equilibrio e dell’armonia per quello che è ormai sta diventando uno stile di vita.

A Ladispoli e Cerveteri tutti pazzi per il sup, lo stand up paddle che sta appassionando pure i ragazzi delle scuole. Le iscrizioni ai corsi aumentano. Con le prenotazioni la domenica si fa registrare il tutto esaurito perché i villeggianti, soprattutto romani, hanno voglia di mettersi alle spalle una settimana di lavoro e di stress.

Gli studenti ora che hanno provato questa disciplina non vogliono più mollarla. Tutto merito del progetto “Vivere il mare” ideato da Roberta Mariani, campionessa europea. psicologa e coach dell’associazione Asd Marina di Cerveteri. La presidente della Consulta dello Sport a Cerveteri ha lasciato il segno nella scuola dell’Alberghiero.

I prof sono entusiasti. «Ricordo che quando abbiamo iniziato le prime lezioni in aula – ricorda la docente Angela Di Sabatino – eravamo ancora in pieno inverno e i ragazzi non vedevano l’ora di entrare in acqua per mettere in pratica le nozioni teoriche che stavano progressivamente acquisendo. Quel momento è finalmente arrivato e così le uscite in sup.

Roberta Mariani è rimasta sorpresa dal coraggio degli allievi e dal loro incontenibile desiderio di cimentarsi con la tavola. È stato un percorso entusiasmante iniziato con una riflessione sulle emozioni e su se stessi, proseguito con la ricerca del proprio equilibrio e la conoscenza degli elementi di rischio connessi alle correnti marine, al vento e alle condizioni climatiche. Negli ultimi anni il sup si è affermato come una delle discipline sportive più amate e abbiamo voluto proporlo per la sua capacità di coniugare attività fisica, benessere mentale e un contatto diretto con la natura. Per i nostri allievi, troppo spesso immersi in una quotidianità digitale e frenetica, questa esperienza ha rappresentato un’occasione preziosa per ritrovare un autentico equilibrio interiore».

Poi ci sono le competizioni ufficiali e la notizia dell’ultima ora è che due giovani atleti della “Sup School” di Roberta Mariani hanno conquistato la finale nazionale del Trofeo Coni dopo il primo posto nella tappa del campionato regionale di Fregene. Rachele De Santis e Niccolò Bonsignore a settembre saranno impegnati nella finale di Lignano Sabbiadoro. Tutti i piccoli atleti della scuola sono saliti sul podio, confermando il valore del lavoro tecnico e formativo portato avanti da anni con passione e professionalità.

«Alleno bambini da tantissimi anni – ammette Roberta Mariani – ma questa volta ho provato qualcosa di diverso: la soddisfazione autentica di vedere il gesto atletico eseguito con precisione, frutto delle parole e della tecnica trasmesse in ogni allenamento. È lì che capisci che ciò che semini, prima o poi, fiorisce davvero. Questo sport mi ha dato tanto e oggi la mia missione è restituire: come atleta ho vissuto la vittoria, ma come allenatrice sto vivendo qualcosa di ancora più grande».

Bene anche Aurora Nestola sul terzo gradino del podio, a seguire Marta Guernaccini quarta e Sveva Di Biagio quinta. I protagonisti del successo sono entrambi qualificati nella technical race. Una prova impegnativa che ha coinvolto atleti dai 10 ai 14 anni. L’evento si è tenuto presso la Surf School Sogno del Mare durante la “Giornata Nazionale dello Sport”. Ed era valido come selezione ufficiale per il Trofeo Coni, che prevede viaggio e soggiorno offerti dal Comitato Olimpico ai vincitori regionali. LO YOGA. Oltre alle gare c’è di più. Provare per chiedere ad Olga Manochina, che ha frequentato il corso da Mariani e ora organizza lezioni e gite tra le onde non rinunciando nemmeno allo yoga sul sup, un’altra particolarità.

«Ho iniziato da quasi 5 anni – conferma Olga – e devo dire che le richieste aumentano. Ci sono piccole uscite in mare e poi quelle domenicali ben più lunghe dove si parte dal centro di Ladispoli per arrivare al Castello di Palo. Si iscrivono anziani, in un caso anche una persona sordomuta e una ragazza che doveva sconfiggere la paura del mare e ci è riuscita. Una soddisfazione immensa».