Acqua, la replica del Movimento 5 stelle

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Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento 5 Stelle Ladispoli.Qualche giorno fa, con simpatia, il Sindaco di Ladispoli dalla sua pagina fb ci chiedeva se oltre ai valori delle analsi dell’acqua potabile, il M5S fosse interessato anche alle sue analisi del sangue. Come tutte le domande retoriche anche questa non presupponeva risposta. Chiaramente noi non abbiamo alcun interesse a curiosare sui valori ematochimici dell’arguto primo cittadino ma, comunque, non ci serve una conferma di laboratorio per affermare che il nostro Sindaco è affetto da una grave forma di allergia…alla democrazia. Patologia questa da sempre caratteristica della destra italiana ma che, anni fa, era temperata da una certa dose di eleganza, preparazione culturale, un quantomeno formale, senso dello Stato e delle Istituzioni ed un ostentato rigore giustizialista e legalitario. Quello che oggi è rimasto di quella, per alcuni versi rispettabile, storia è agli occhi di tutti.

Ci permettiamo di fare un veloce riassunto della vicenda acqua. L’azienda partecipata Flavia Servizi estrae e distribuisce l’acqua potabile su tutto il territorio comunale. La qualità dell’acqua è tenuta sotto controllo tramite analisi fatte direttamente da Flavia e, parallelamente ed indipendentemente, dalla Regione Lazio per opera dell’ARPA. Quest’ultima, con un certo ritardo dovuto verosimilmente alla mole di lavoro, comunica i risultati alla ASL territoriale che, con un altro piccolo ritardo attribuibile alle liturgie burocratiche, comunica i dati al comune di Ladispoli, che, quando occorre, come è accaduto in agosto, mette in atto le idonee misure.

Se il nostro lettore dovesse averne curiosità sul sito di Flavia Srl sono pubblicati i risultati delle analisi fatte per conto dell’azienda da un laboratorio esterno. Nell’anno 2016 ci sono 21 report (più uno sui valori delle acque trattate dal depuratore). Per l’anno 2017 ci sono solo due report relativi al mese di gennaio.

Da gennaio 2017 ad oggi ZERO, nulla!

Non sapendo se questo vuoto facesse parte del “grandocambiamento” ci siamo sentiti in dovere di chiedere alla Flavia, il 5 Marzo e nuovamente il 15 Maggio, di rendere pubblici, se non i risultati delle analisi fatte in tutto questo intervallo, almeno quelli dei mesi più recenti. Se non per senso di trasparenza e di rispetto verso la cittadinanza quantomeno per continuare la rassicurante consuetudine che avevamo preso sotto il precedente Sindaco e la precedente gestione aziendale. Come avrete intuito non abbiamo avuto alcuna risposta. A quel punto, e solo a quel punto, abbiamo dato vigore alla nostra azione rivolgendoci alla ASL e chiedendo, sia in via istituzionale che pubblicamente al Sindaco e alla distratta Flavia, di dare un segno di esistenza in vita.

La risposta avrete, forse, avuto modo di leggerla. Nel suo ormai riconoscibilissimo stile il nostro Sindaco, chissà da chi convinto di essere dotato di raffinata ironia, prende a grossolane pedate qualunque elementare forma di rispetto del ruolo delle parti democratiche, che ricordiamo, in ultimo, è rispetto verso i cittadini. Ma non soddisfatto di travalicare qualunque confine istituzionale e limite del buon gusto, ci minaccia di “interessare l’avvocatura per valutare se…” quando i consulenti legali del Comune avranno smesso di ridere ci faccia sapere. Ma tra tante cadute di stile, il solito infantile vittimismo e l’immancabile invito ad essere costruttivi, Grando scrive che a seguito della segnalazione della ASL (9 Agosto) del valore dei fluoruri alterato nelle analisi effettuate dall’Arpa (campione del 17 Luglio) non solo la Flavia è prontamente intervenuta ma sono stati “intensificati i controlli”.

Da cui viene spontanea una domanda: se Flavia fa periodicamente dei controlli, che sono stati intensificati, lo sforamento dei fluoruri documentato da Arpa il 17 luglio era sfuggito alle analisi? In che data sono stati fatti da Flavia i controlli dell’acqua nei mesi di giugno e luglio?

Nella sua lettera il Sindaco allude ad “informazioni poco attendibili da parte di qualche dipendente di Flavia nostalgico della vecchia amministrazione”. In questo passo la logica dell’intuitivo Sindaco mostra delle preoccupanti crepe. Si dovrebbe immaginare, quindi, che qualche dipendente per dispetto verso l’attuale amministrazione passi a noi notizie errate con l’unico risultato di consentirgli una comoda e sicura replica? O ancora meglio che qualche nostro simpatizzante all’interno di Flavia ci fornisca, chissà perché, notizie errate per far fare a noi una figura di inaffidabili cialtroni ed a lui della vittima di diffamazione? Un suggerimento a questa nostalgica amministrazione, potreste riprendere in uso il vecchio slogan a voi caro “taci il nemico ti ascolta” riadattandoli al presente “TACI IL CITTADINO POTREBBE SAPERE”.

Carissimi, Sindaco e amministratore di Flavia (che al momento non ha ancora proferito verbo sul tema), vi abbiamo chiesto tre volte di pubblicare i dati dei valori dell’acqua potabile della reta idrica di Ladispoli. L’abbiamo fatto in via istituzionale, formale ma bonaria convinti di avere di fronte persone consapevoli dei propri doveri. Evidentemente ci siamo sbagliati e di questo chiediamo scusa ai nostri elettori. Provvederemo.

P.S. capita alle persone, spesso a chi ha un vocabolario limitato, di prendere in simpatia delle parole ed utilizzarle in modo inappropriato, non per cattivo animo ma solo per poca cultura. Il significato di becero è “offensivo per ignoranza o volgarità”. Definizione che difficilmente può riferirsi a quanto fatto, detto e scritto dai rappresentanti del M5S. Volendo però dare un esempio di becerume, bieco becerume, la Sua risposta, gentile Sindaco, potrebbe andare benissimo.

                                                                                        Movimento 5 Stelle Ladispoli