‘A PALUDE DER CAIMANO BLU

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Carlo verdone

 Rubrica “Parola al cittadino”

«M’aricordo che in un riuscito filmetto, “Troppo forte”, Carlo Verdone interpretava un giovanottone  sallucchione vestito da Indiana Jones, che si presentava negli studi di Cinecittà (recentemente iti a foco), alla produzione che selezionava il cast per il film “La  palude del caimano”.
Ora la Palude Di Torre Flavia, oasi protetta, che dovrebbe essere un vanto del territorio tutto, sta in un certo senso diventando come la citata ” palude del caimano”, prima coi cinghiali e poi coi granchi blu, killer della fauna ittica nostrale, di suo non più da pesca miracolosa.
La domanda che sorge spontanea è: ma chi soprintende questo lembo di terra che “dovrebbe” essere un monumento nazionale?
Regna incompetenza o esistono problemi e limiti oggettivi? In questo paese di ipocriti e farisei e di imbroglioncelli è facile trovare un capro espiatorio; ma il problema è sapere quello che vogliamo, che volete anche voi cari cittadini vessati e “perculati” spesso.
Se vogliamo un “monumento naturale” che si conservi intatto e visitabile dai pronipoti, dobbiamo  cambiare indirizzo di gestione per Torre Flavia e chiuderla ed aprirla solo per visite guidate; abbiamo a pochi chilometri Macchiatonda, perché non seguirne esempio?
Sarebbe poi il caso di evitare di realizzare eventi idio-consumisti-liberisti a poche centinaia di metri, magari poi facendo defluire per “sicurezza” alcune centinaia di persone all’uscita dell’evento, al quale non voglio fornire ulteriore pubblicità, nel territorio stesso della Palude. Oppure potremmo scegliere il modello “Armando Feroci sindaco”, altro personaggio verdoniano, dal film Gallo cedrone: “ma che ce famo co sta palude? vabbè a natura….ma se ce buttamo na bella lastra de cemento , Los Angeles 10.000 parcheggi e annamo…ma che ce frega der “Fratino”…per qui si va nell’eterno …evento !