20 settembre 1870: dalla breccia di Porta Pia a Roma Capitale d’Italia

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Architettura, Viaggio, Città, Storico

Siamo in pieno Rinascimento, un momento di profonda rivoluzione e fermento culturale e politico non solo d’Italia ma di tutta l’Europa.

di Pamela Stracci ©

Nel 1970 il Secondo Impero francese di Napoleone III, che appoggiava il papato, cadeva sotto la guerra franco-prussiana aprendo la strada all’Italia per la marcia su Roma. Il Re d’Italia Vittorio Emanuele II chiede a Papa Pio IX di far entrare nello Stato Pontificio il suo esercito per garantire la sicurezza dell’Italia e della Santa Sede. L’ennesima mediazione fallisce.

La mattina del 20 settembre 1870, 50.000 soldati dell’esercito piemontese del neonato Regno d’Italia, guidati dal generale Cadorna, entrarono a Roma aprendosi un varco nelle mura in prossimità di Porta Pia nell’attuale quartiere Nomentano. Lo Stato Pontificio, con un esercito di appena 13.000 uomini, oppone poca resistenza e Roma viene così annessa al Regno d’Italia come già il Parlamento aveva votato nel 1861.

Il 20 settembre 1870 sulla cupola di San Pietro, viene issata la bandiera bianca in segno di resa dalle truppe papaline: è la presa di Roma! I rapporti tra Stato e Chiesa furono regolati da una legge speciale unilaterale, la così detta legge delle Guarentine di chiara ispirazione cavouriana: “Libera Chiesa in libero Stato”. Con questa legge comunque, oltre a far mantenere al Pontefice l’esercizio dei poteri spirituali, si garantiva al Papa la disponibilità, come beni inalienabili della Chiesa, dei palazzi Vaticani, della Villa di Castel Gandolfo e degli edifici del Laterano.

La capitale viene spostata con la legge n. 33 del 3 febbraio 1871, da Firenze alla Città Eterna: Roma capitale d’Italia! Un progetto che da tempo era stato auspicato. Celebre è il discorso di Camillo Benso Conte di Cavour al Parlamento del Regno di Sardegna l’11 ottobre 1860: “La nostra stella, o Signori, ve lo dichiaro apertamente, è di fare che la città eterna, sulla quale 25 secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale del Regno Italico”

Il 20 settembre fu celebrata come ricorrenza fino al 1930, quando a seguito dei Patti Lateranensi, fu abolita.