2 ottobre: cerimonia di commemorazione dell’alluvione a Santa Marinella

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cedimento fosso

Quando rimane solo la retorica, la politica è morta.

Riceviamo e pubblichiamo
Sono 42 anni che la città, travolta dall’eccezionale alluvione del 1981, aspetta la messa in sicurezza dei fossi più pericolosi, Ponton del Castrato e Castelsecco. Dal 2016, sei milioni di euro stanziati dalla Regione per scongiurare il rischio esondazione non sono stati ancora spesi. Perché? Presenteremo interrogazioni puntuali in proposito.
Il diffuso ripetersi di eventi climatici estremi in Italia ed in Europa ci ricorda con rudezza la necessità di interventi non solo di manutenzione ordinaria ma infrastrutturali. Lo stato in particolare dei due fossi Castelsecco e Ponton del Castrato continua a destare estrema preoccupazione agli abitanti che vivono in quelle zone.
Cosa ci verrà a raccontare il Sindaco Tidei alla cerimonia di commemorazione? E ancor di più: cosa ci verranno a raccontare il Sindaco Tidei ed il tecnico Mencarelli in caso di evento importante?
Che questioni più urgenti li assorbivano? Quando sono in gioco le case e le vite umane, cosa c’è di più urgente? Precipitarsi a presentare la bozza definitiva del  Piano Emergenza Comunale sembra un modo per riparare all’assoluta ed ingiustificata inadempienza ed  inefficienza;  inoltre  il piano sarebbe stato assai diverso se le opere fossero state ultimate.
Interpretando un sentimento molto diffuso tra la popolazione, disertero’ la cerimonia di commemorazione del 2 ottobre perché non  riconosco più in questo Sindaco la persona che possa rappresentare la città e i cittadini.

Clelia Di Liello, consigliera comunale  di Coalizione Futuro