Sandra Milo: “Il segreto è non mollare mai”

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Icona della simpatia, attrice duttile, amata da registi come Fellini, Sandra Milo dopo mezzo secolo di prestigiosa carriera conserva la sua irrefrenabile voglia di vivere
di Felicia Caggianelli

Dopo il grande successo della divertente commedia “Cento metri quadri” di Juan Carlos Rubio al teatro Marconi di Roma, interpretata dalla grande attrice Sandra Milo, il cast, composto dalla solare Giorgia Wurth e  Emiliano Reggente, è pronto per una nuova avventura al teatro Dante da Bisenzio (Fi) l’8 aprile. Esilarante e convincente l’interpretazione della grande Sandra Milo, Sandrocchia per gli italiani che la conobbero soprattutto grazie a Federico Fellini che la volle in  (1963) e Giulietta degli spiriti (1965), icona del cinema italiano spiazza e stupisce con una interpretazione convincente ed una naturale solarità che da sempre la contraddistinguono. 84 anni a marzo, una vita densa, interpretazioni impeccabili che le hanno aggiudicato importanti riconoscimenti, attrice e conduttrice, negli anni ’60 conosce il suo momento più alto di notorietà. Sicura e fedele a se stessa, nella realtà, confessa, non sa neppure accendere un computer ma sul lavoro è una persona che sa il fatto suo.

Come si definisce in tre aggettivi?

 “Un’ottima attrice. Una persona tranquilla che sa di esserlo e non si preoccupa di dimostrarlo. Nel mio lavoro sì ma nella vita privata non ne parlo mai ci scherzo e ci riso non mi prendo mai sul serio. Sicuramente avrei dovuto perchè poi la gente ascolta il proprio parere si lascia condizionare. Ma a me non interessa non sono le conquiste facili che mi affascinano, le cose che le persone non scoprono da sole. Non gliele voglio dire io”.

Lei è stata una grande testimonial della vita del cinema italiano. Ha lavorato con i più grandi registi, ha vinto premi, com’è riuscita a rimanere se stessa?  

Grazie alla mia tranquillità e sicurezza. Io sono sempre sicura e tranquilla del mio lavoro non mi dico mai oddio forse sbaglierò, so che è possibile ma faccio di tutti per  non sbagliare mi impegno per cercare di fare tutto al meglio. Una volta che io faccio questo poi il risultato è ininfluente perché io ho fatto il massimo e di solito va bene”.

Ultimamente ha dichiarato: è ancora bello alla mia età riuscire ad emozionare il pubblico… “È vero ma la cosa ancor più straordinaria che mi piace più di tutte è  il fatto di riuscire a stupire ancora oggi quando ascolto certi commenti del tipo: non mi aspettavo una recitazione del genere, veramente sono sorpreso, e confesso mi metterei a ridere se non fosse per il fatto che qualcuno potrebbe offendersi; e penso tra me e me: ma cos’altro si aspettano  dopo oltre venti anni di recitazione?  È una cosa bella e nel contempo divertente”.

Che rapporto ha lei con il successo?  “Credo che il successo sia una cosa da condividere. Se uno lo vive solo  per se stresso è triste, invece condividerlo è meraviglioso perché tutti abbiamo un fremito, un brivido, un qualcosa di bello che viviamo insieme dando vita a una forte emozione”. Ogni volta che si apre il sipario l’emozione c’è ancora?  

Una certa emozione sì, perché si tratta della prima volta e c’è una sorta di timore  perché  non l’hai fatta mai e quindi se sbagli, sbagli, anche se non è una cosa piacevolissima. C’è questo tipo di emozione qui ma non paura. In teatro ti volta in volta ti rapporti con un pubblico diverso e non nascondo che l’imprevisto è dietro l’angolo. Per esempio mi è capitato un episodio in cui dovevo fumare ed essendo io una non fumatrice per l’occasione utilizzavo una sigaretta elettronica che nel bel mezzo della commedia, dovevo parlare del fumo ed ecco che dalla sigaretta il fumo non usciva, ho proseguito dicendo che la sigaretta era scarica e con gran naturalezza non mi sono creata il problema. L’ho condiviso con il pubblico ed è finita lì. Infondo facciamo qualcosa insieme allora succede qualcosa di inaspettato tanto vale condividerlo e andare avanti”.

Com’è riuscita in tutti questi anni a non farsi travolgere dal successo e a rimanere sempre solare comunicativa positiva?  

“Perché io lavoro i sentimenti  sempre prima di tutto e poi tutto il resto. Non sono una che ne fa un dramma. Non sono invidiosa, non sono gelosa, non mi piango addosso perché non recito in un grande teatro; assolutamente no. Mi piace il mio lavoro e dove c’è un teatro, dove c’è la possibilità di farlo, anche in una piazza, non importa, quello è il mondo. Quindi non ho mai dispiacere è sempre qualcosa che mi piace, va bene in qualsiasi momento e posto”.

Che consiglio darebbe ai ragazzi che sono in procinto di intraprendere questa carriera?

È molto difficile essere giovane in questo momento. Io sono contenta di non essere giovane  in questo periodo perché è bruttissimo per i ragazzi. Non hanno speranze, non hanno modelli, non hanno prospettive.  La televisione invia messaggi spesso che illudono. Quello che io dico sempre è di non perdersi d’animo di credere molto in se stessi , di avere fiducia, di insistere di andare avanti perché in ogni essere umano c’è una grande forza che bisogna solo scoprirla. C’è in tutti e quando tu  l’hai trovata ti attacchi a quella e vai avanti e non molli mai e alla fine c’è il premio”.