Sagra del carciofo: C’è qualcosa che non sappiamo?

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Ci sarebbe da sorridere se la faccenda non fosse molto seria.

O quantomeno inquietante alla luce della macchina organizzativa che si è messa in moto per garantire la sicurezza in occasione della Sagra del Carciofo, prevista a Ladispoli la seconda settimana di aprile. Premesso che la prevenzione è fondamentale e bene fanno le forze dell’ordine a tenere gli occhi bene aperti in occasione di eventi che calamitano migliaia di persone, alcuni dubbi che stanno serpeggiando tra la cittadinanza sono più che comprensibili. Esternati dai tanti lettori che hanno contattato in vari modi la nostra redazione per approfondire l’argomento dopo le notizie apparse sui mass media in questi giorni. Parliamo dell’applicazione delle disposizioni in materia di sicurezza e prevenzione che hanno imposto una serie di provvedimenti per rendere la Sagra del Carciofo impermeabile a qualsiasi forma di illegalità.  Non a caso la Giunta comunale ha approvato la delibera per le “Misure antiterrorismo nell’ambito dell’organizzazione della 67^ Sagra del Carciofo”. E qui leggendo cosa si sta per mettere in campo vengono i brividi sulla pelle. Visto che, se sono tradizionali i piani organizzativi per contrastare e prevenire diversi fenomeni illeciti come l’evasione fiscale, la contraffazione e l’abusivismo commerciale, quest’anno appaiono per la prima volta misure eccezionali mai introdotte prima a Ladispoli in occasione di eventi e fiere. Come l’acquisto di 10 giubbotti antiproiettile e antitaglio, costati circa 10 mila euro, che indosserà la polizia locale, il posizionamento delle barriere antisfondamento nel rettangolo delimitato da via Odescalchi e via Ancona, l’eliminazione totale di stand e bancarelle da viale Italia che sarà solo isola pedonale, la riduzione dei posti per i commercianti che passeranno da 196 a 155, la creazione di nuove vie di fuga. Nel programma di prevenzione si specifica anche che i corpi di polizia saranno presenti ai varchi attivi della manifestazione che si svolgerà prevalentemente nel rettangolo delimitato da via Odescalchi e via Ancona. Come si può notare, un vasto piano di prevenzione che per la prima volta in assoluto oltrepassa gli standard della normale routine che da 67 anni accompagna la Sagra del carciofo di Ladispoli. L’Ortica, nella certezza che la sicurezza debba essere al primo posto per la tutela dei cittadini, rilancia però l’interrogativo che molti lettori ci hanno posto contattando la nostra redazione. C’è qualcosa che non sappiamo e che preoccupa le forze dell’ordine in vista di un evento che porterà a Ladispoli oltre 200 mila persone dal 7 al 9 aprile? L’evento è forse ritenuto un obiettivo sensibile? O, come siamo certi, è solo l’applicazione pedissequa delle normative entrate in vigore dopo i tanti attentati internazionali? Una parola di rassicurazione da parte delle autorità competenti potrebbe rasserenare la popolazione. Da parte nostra, un grande ed anticipato grazie alle forze dell’ordine tutte per l’impegno che metteranno nella tre giorni di festa a Ladispoli.