A poche ore da Svezia – Italia arriva la provocazione del manager Alessio Sundas

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“Carlo Ancelotti sulla panchina della Nazionale  ed un pool di tre allenatori per decidere le convocazioni”.Nel giorno della gara di andata in Svezia dei play off per l’accesso alla fase finale dei Campionati del mondo di calcio del prossimo anno in Russia,  piomba il ciclone Alessio Sundas a scuotere tutto l’ambiente azzurro. Il manager internazionale e procuratore sportivo, già protagonista nei mesi scorsi nei mesi scorsi della rivoluzionaria idea lanciata alla Fifa di ridurre il numero dei giocatori extracomunitari che i club europei possono schierare in campo per non distruggere i  vivai del football nostrano, è tornato a proporre una radicale innovazione  che chiama direttamente in causa la Nazionale azzurra.

“Fermo restando che questa sera saremo tutti davanti alla televisione a tifare per l’Italia – prosegue il manager Sundas – auspicando la qualificazione alla fase finale dei Mondiali, non possiamo però chiudere gli occhi davanti alla situazione del calcio di casa nostra. Serve una netta inversione di tendenza,  abbiamo una Nazionale di giocatori che hanno dato tanto ma che risentono del peso dell’età, tutti ci auguriamo che l’Italia elimini la Svezia,  ma sappiamo anche che arriveremo col fiatone a Mosca.  E’ il momento di guardare in faccia la realtà, fingere che il nostro football sia in salute sarebbe irrispettoso dei milioni di tifosi che seguono con passione ed amore le festa della Nazionale e delle squadre di club. L’Italia  deve passare attraverso i play off per arrivare ai Mondiali, nelle coppe europee appena una nostra squadra incontra un top club rimedia sonore sconfitte come hanno dimostrato Juventus e Napoli con Barcellona e Manchester City, la nostra Serie A è livellata sempre più in basso con 5 squadre nettamente superiori alle altre 15 che giocano per piazzamenti di rincalzo. A fine campionato tra la prima e l’ultima ci saranno almeno 80 punti di differenza, è evidente che occorre cambiare tutto prima che sia troppo tardi, la gente fugga dagli stadi per non assistere a partite noiose, gli sponsor abbandonino la tv a pagamento che trasmette calcio”.

E, dopo l’analisi impietosa del nostro calcio, ecco spuntare dal cilindro del manager la proposta tanto provocatoria, quanto innovativa.  

“E’ necessario – prosegue Sundas – che la Federazione italiana gioco calcio e la Lega calcio prendano atto della situazione. Non abbiamo più ricambi di campioni come Buffon, Chiellini e Bonucci, ad esempio, o di Totti e De Rossi, perchè da anni i  settori giovanili sono stati dimenticati. Non c’è più nessuno che insegni calcio ai bambini, sin dalle categorie più piccole prevale solo il risultato, a 14 anni ci sono ragazzini che si presentano col procuratore, spinti dai genitori a bussare a quattrini. Come agenzia Sport Man abbiamo assistito spesso a queste scene, c’è gente che non sa stoppare un pallone e chiede soldi sin dai campionati giovanili. Ci sono stati esempi eclatanti di appena maggiorenni la scorsa estate che hanno tentennato se accettare o meno 5 milioni di euro di ingaggio. Il primo passo deve essere incentivare le Scuole Calcio, in Italia si trova sempre un muro in questo settore, molti si nascondono dietro la mancanza di fondi. La Sport Man, in ossequio alla propria filosofia, ha aperto Scuole Calcio in Europa, in Africa, in Cina ed un Sud America creando posti di lavoro per tecnici, allenatori, preparatori e staff medico. Vorremmo poter realizzare le stesse operazioni anche in Italia se molti club la smettessero di pensare che è più importante vincere il Campionato Pulcini invece di insegnare a giocare a pallone ai bambini. In questo scenario, la Figc ha le sue responsabilità anche ad alto livello, con la scusa che mancano i soldi si sono effettuate scelte rispettabili ma poco produttive. Le recenti prestazioni della Nazionale sono la fotografia nitida di questo grigiore. Con il massimo rispetto per il mister Ventura, persona squisita e di competenza calcistica, siamo dell’idea che per rilanciare la nostra Nazionale occorra effettuare una scelta coraggiosa. Ovvero, quelle di costituire un pool di allenatori di altissimo livello, almeno tre, che si occupino delle convocazioni in Nazionale, che scelgano attentamente soprattutto i giovani sui quali ricostruire il club azzurro dopo i Mondiali del 2018. Senza conventicole, senza scelte incomprensibili. Il nostro football è sull’orlo del baratro, non riusciamo più ad essere competitivi a livello internazionale. La nostra proposta è sempre la stessa: consegnare la panchina della Nazionale a Carlo Ancellotti, affiancato da altri due tecnici di spessore, per lanciare un segnale forte e chiaro ai club più importanti.  Si riparta dai giovani, dalle Scuole Calcio, dalla competenza. Il football è allegria per lo spettatore che chiede di assistere a gare divertenti e combattute. Non a prestazioni di squadre nostrane in giro per l’Europa che vengono seppellite di goal dagli avversarsi”.