Museo civico, si chiude o si riapre?

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Museo civico,si chiude o si riapre?
immagine di Elena Felluca

Intervista all’assessore alla cultura Elena Felluca
che illustra le strategie dell’amministrazione

A Bracciano da tempo serpeggia preoccupazione sul futuro del Museo Civico. Tra sussurri e grida, ansia da parte del personale e stupore dei cittadini, torna l’incubo dell’ipotesi di chiusura dell’importante struttura culturale del lago. Un supporto interessante è giunto da parte dell’Associazione Salviamo Bracciano che ha raccolto le dichiarazioni dell’assessore alle Politiche culturali ed eventi, Elena Felluca, da pochi mesi entrata nella Giunta del nuovo sindaco Tondinelli.

Assessore prima si è detto che il Museo avrebbe chiuso per mancanza di fondi. Poi è arrivata la smentita e l’assicurazione che sarebbe stato risparmiato. Poi è stato chiuso per 10 giorni e ora ha riaperto. Si parla anche di licenziamenti. Che cosa sta succedendo?

“Purtroppo – afferma Elena Felluca – continuano a uscire informazioni fuorvianti che andrebbero prima appurate. Si continua a creare un inutile allarmismo, nonostante i comunicati ufficiali del Comune abbiano già smentito coi fatti queste voci incontrollate. La situazione trovata dalla nostra amministrazione al momento dell’insediamento nel luglio scorso non ci ha permesso di continuare a gestire il Museo Civico secondo la prassi consolidata. Le cause contingenti sono dovute sia alla situazione economica finanziaria del Comune palesemente con le casse vuote, sia alla gestione del Museo che andava rivista sotto molti aspetti. L’attuale Amministrazione Comunale punta a mantenere attiva l’offerta culturale del Museo potenziandola e ottimizzandone i costi. Al momento, saranno i dipendenti comunali e non più le cooperative a gestire l’apertura degli spazi espositivi, la vigilanza, la biglietteria e il bookshop. Inoltre, le attività didattiche ed educative, quali laboratori e visite guidate, verranno riformulate e gestite al meglio secondo quanto previsto dalle leggi e dai regolamenti attualmente vigenti. Riguardo alle figure professionali scientifiche, l’intenzione è quella di individuare persone idonee per il carattere pluridisciplinare e multiculturale delle collezioni esposte”.

Avete altre iniziative in cantiere?

“Per arricchire il nostro Museo Civico ci siamo impegnati a richiedere ulteriori reperti custoditi nei magazzini dei musei provenienti dal territorio braccianese. Insomma, si vorrebbe dare a questo luogo della memoria un peculiare carattere comunicativo delle culture locali che si sono succedute nei millenni. Ovvio che l’amministrazione può proporre solo delle linee guida che, a mio avviso, devono essere discusse consultando varie professionalità, sempre sotto la vigilanza della Soprintendenza locale e quindi al Ministero preposto”.

E’ vero che il Museo non dipende più dall’Area Opere Architettoniche e Beni Culturali, ma da quella Sviluppo Turistico, Culturale ed Educativo?  Perché questo cambiamento?

“Facciamo un passo indietro. Il Museo Civico di Bracciano, che è stato istituito con delibera di giunta nel 2005 e inaugurato nel 2006, allora si trovava nell’Area Servizi alle Persone.