METAMORFOSI CRIMINALE

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METAMORFOSI CRIMINALE

Arriva sul grande schermo l’ultima fatica di Walter Hill, Nemesi. Il film è distribuito da Notorious Pictures. Fra gli interpreti oltre a Weaver e Rodriguez anche due beniamini del piccolo schermo, LaPaglia (Senza traccia) e Shalhoub, alias Adrian  Monk.

di Barbara Civinini

L’ultrasettantenne Walter Hill, classe 1942, dopo un periodo d’inattività firma un film inconsueto per il suo stile, a mezza strada fra la graphich novel, tipo Sin City, e il thriller  psicologico. La storia, in un’epoca di trasgender, è veramente controcorrente. Si tratta di una metamorfosi imposta come vendetta, in cui il corpo femminile diventa una sorta di una prigione senza pareti. La storia non è complicata. Frank (M. Rodriguez), killer a pagamento è catturato da una chirurga plastica, che, per vendicare la morte del fratello, lo opera cambiandogli sesso. Così Frank, proprio come scriveva Kafka nella sua Metamorfosi, “… svegliandosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo”, nel nostro caso solo in una donna. Il ruolo della giustiziera kafkiana è affidato alla poliedrica Sigourney Weaver capace di imbracciare il ‘kalashnikov’ spaziale – chi non la ricorda nell’indimenticabile Alien – oppure di indossare una tutina sexy nella simpatica commedia Heartbreakers, Vizio di famiglia. Il ritmo serrato e ricorda i film più riusciti dell’anziano maestro hollywoodiano, come I cavalieri dalle lunghe ombre e Getaway! diretto da Sam Peckinpah, di cui curò la sceneggiatura. Del resto lo stesso regista dichiara: “Tutti i film che ho fatto sono stati dei western”. Questa volta però c’è una novità. L’uomo che ha segnato Michael Mann, John Woo e Quentin Tarantino, ha appena cambiato copione. Adesso Hill è interessato alla figura di un uomo che vive nel corpo di una donna. “Fare un film indipendente con un budget ridotto non mi è del tutto nuovo – si lascia andare il regista – ma credo che questo fosse l’approccio giusto per una storia che nessuno studio avrebbe, e ha, fatto”. Il progetto, spiega, è nato negli anni 70 e poi, come spesso succede, è finito in fondo ad un cassetto.  Quando l’ho ripescata nel mio appartamento, la bozza che mi aveva proposto Denis Hamill è diventata una graphic novel, uscita a Parigi con il titolo Corps Et Âme, e un film. Mi sono molto divertito a scrivere i personaggi di Frank Kitchen e della dottoressa Rachel Jane, dice. Tipologie umane e stili di dialogo in grande contrasto. Nemesi non è un film sul cambiamento di genere, ma piuttosto un film sulla vendetta, come lui stesso tiene a precisare. Insomma è un dark fantasy che non ha una connessione reale con la situazione che vivono i transessuali. Michelle Rodriguez veste i panni del transgeder per forza. Di lei dice Hill: “Un tesoro. Non  riesco a pensare a nessun altro che potesse interpretarlo ugualmente o meglio di lei. Inoltre, serviva un attore coraggioso per recitare questo ruolo. E Michelle è molto coraggiosa”. Il soggetto e la sceneggiatura sono firmate a quattro mani con Denis Hamill, scrittore e giornalista per testate autorevoli come il News York Daily News e il Los Angeles  Herald  Examiner.  In America la pellicola è stata praticamente un flop. In Italia è stata presentata in anteprima al Cine&Comic Fest di Genova.