A Ladispoli saranno elezioni o mercato delle vacche?

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Avete presente il tutti contro tutti?

Ebbene, a Ladispoli si prospettano elezioni comunali da record, ad oggi abbiamo già contato una decina di candidati a sindaco, sostenuti da una pletora di liste che aspirano ad accapparrarsi un seggio in Consiglio comunale. Nulla di ufficiale, ma tra annunci, conferme, sussurri, grida e messaggi sul web, si profila una scheda elettorale simile ad un lenzuolo per permettere ai cittadini di Ladispoli in primavera di scegliere il nuovo sindaco. Occorre notare che un forte contributo alla frammentazione di liste rischia di darlo il Centro sinistra che si è già diviso ancora prima di sedersi ad un tavolo per trovare un accordo. Una importante componente moderata ha già annunciato che non parteciperà alle primarie, avendo individuato nell’assessore Marco Pierini il leader in grado di coagulare una coalizione dal forte connotato civico e trasversale ai partiti. Il Partito democratico ha risposto ufficializzando le primarie per marzo, una battaglia da resa dei conti interna che dovrebbe vedere il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Loddo e l’ex sindaco Siro Bargiacchi contendersi la nomination. L’Italia dei valori ha già chiarito che non parteciperà ad ammucchiate elettorali da grande coalizione e potrebbe anche gareggiare da sola. Dal versante della Sinistra ortodossa era arrivata la candidatura a sindaco dell’assessore Francesca Di Girolamo. Il Comitato Consumatori ha messo sul tavolo la proposta di candidare l’ex sindaco Gino Ciogli per riconquistare la fiducia dei cittadini di Ladispoli, presentando un politico credibile e di provata capacità amministrativa. Una pletora di aspiranti sindaci che non sembrano disposti a fare passi indietro, scegliendo di concorrere da soli per poi ritrovarsi al ballottaggio dove si rischia davvero il mercato delle vacche in sede di apparentamenti. In questo scenario caotico aggiungiamo anche le voci che vorrebbero un cambio di candidatura in corsa nel Movimento 5 stelle, le liste di Centro destra che appoggeranno il consigliere Alessandro Grando di Noi con Salvini, le divergenti posizioni di Forza Italia dove la componente del capogruppo Penge non disdegnerebbe di appoggiare Pierini ed infine le tante liste civiche che stanno suonando la gran cassa elettorale sui social. Un puzzle composito dove non sarebbe impossibile andare al ballottaggio con poco meno di 4.000 voti. E poi sarebbe mercato, trattative, promesse, poltrone, richieste ed appetiti. Buona fortuna Ladispoli, ne hai davvero bisogno.

Il Direttore

Gianni Palmieri